Senato: parere favorevole al DM Giustizia che riforma i parametri forensi

Via libera dalla Commissione permanente del Senato al Decreto Ministeriale Giustizia che riforma i parametri per la determinazione dei compensi degli avvocati con l’introduzione di incentivi, tariffe orarie e nuove tabelle.

Ha ricevuto ieri dalla Commissione permanente del Senato il parere positivo al Decreto Ministeriale che contiene le modifiche al regolamento del DM giustizia del 10 marzo 2014, numero 55, relativamente alla determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense ai sensi dell'articolo 13, comma 6, della l. numero 247/2012. Ecco le principali novità meno discrezionalità ai giudici, con il limite del 50% sulla percentuale con cui i compensi degli avvocati possono essere aumentati o diminuiti e che si riferiscono ai valori medi delle varie fasi del processo, anche nei giudizi civili, penali e nelle attività stragiudiziali nei procedimenti di natura contenziosa della volontaria giurisdizione, nel caso in cui ci siano parti contrapposte, verranno applicate le tabelle che considerano l'attività realmente svolta e l'avvocato curatore di minori sarà compensato sulla base delle tariffe apposite per lo svolgimento di questa attività professionale incentivi in caso di mediazione e transazione per gli avvocati che riescono a conciliare la controversia in corso di causa maggiorazione per le memorie 378 c.p.c. depositate in Cassazione per premiare lo snellimento dei tempi della macchina della giustizia aumento delle penalità per chi agisce in mala fede tariffa oraria che varia da un minimo di € 200,00 fino ad un massimo di € 500,00 e nuova tabella relativa alle tariffe da applicare alle procedure concorsuali indagini difensive più remunerative nel processo penale compensi per la giustizia amministrativa appalti e contratti nello specifico «nelle cause davanti agli organi di giustizia, nella liquidazione a carico del cliente si ha riguardo all'entità economica dell'interesse sostanziale che il cliente intende perseguire nella liquidazione a carico del soccombente si ha riguardo all'entità economica dell'interesse sostanziale che riceve tutela attraverso la decisione. In relazione alle controversie in materia di pubblici contratti, l'interesse sostanziale perseguito dal cliente privato è rapportato all'utile effettivo o ai profitti attesi dal soggetto aggiudicatario o dal soggetto escluso».   Per un maggiore approfondimento, si veda L. Biarella, Riforma dei compensi forensi in attesa dell'ok delle Commissioni parlamentari. Cosa prevede lo schema di regolamento?