Lavoro Carcerario: il memorandum d’intesa siglato dal Ministro della Giustizia

«Si tratta di un progetto di ampia portata e altrettanta complessità, ma con benefici per tutti», ha dichiarato Marta Cartabia, il Ministro della Giustizia, riferendosi al memorandum di intesa Lavoro Carcerario .

Il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e il Ministro per l’Innovazione tecnologica per la Transizione digitale, Vittorio Colao, hanno firmato il memorandum d’intesa “Lavoro Carcerario”. Lo scopo è fornire le opportunità professionali ai detenuti, formarli e favorirne reinserimento sociale. Le attività previste si svilupperanno in due ambiti, cioè un progetto di rigenerazione degli apparati terminali di rete e un progetto di realizzazioni di reti di accesso alle telecomunicazioni, con la possibilità per i detenuti di lavorare anche all’esterno del carcere per realizzare la posa e la giunzione delle reti in fibra ottica. Le aziende che hanno aderito a tali progetti sono Fastweb, Linkem, Tiscali, Sky e altre ancora. I detenuti, dunque, svolgeranno un programma di formazione e, al termine dello stesso, saranno impiegati con un trattamento economico adeguato. Le imprese che sceglieranno di assumerli potranno ottenere un credito d’imposta per ciascun lavoratore. «Il lavoro è un tratto imprescindibile del volto costituzionale della pena. Ringrazio il Ministro Colao per aver voluto coinvolgere i detenuti in questo grande progetto di trasformazione digitale del Paese e ringrazio le aziende per la sensibilità mostrata. Si tratta di un progetto di ampia portata e altrettanta complessità, ma con benefici per tutti», ha affermato Marta Cartabia, il Ministro della Giustizia.