La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ricorda che dal prossimo 30 giugno scatterà l’obbligo di dotarsi del POS per chi svolge attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, compresi dunque commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e liberi professionisti.
Lo ricorda la circolare numero 8 del 7 giugno 2022 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Si tratta di una delle novità introdotte dall'articolo 18 del d.l. numero 36/2022 in attuazione di alcuni degli obiettivi fissati dal PNRR. L'obbligo di accettare pagamenti elettronici è infatti stato anticipato alla fine del mese di giugno, anziché al 1° gennaio 2023. Anche gli avvocati rischiano dunque una sanzione di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata in caso di mancata osservanza dell'obbligo. L'unica ipotesi che consente di sottrarsi all'obbligo del POS è l'«oggettiva impossibilità tecnica». In tale caso trovano applicazione le norme generali sulle sanzioni amministrative di cui alla legge numero 689/1981, con riferimento alle procedure e ai termini, a eccezione dell'articolo 16 che disciplina il pagamento in forma ridotta. La Fondazione ricorda inoltre che l'articolo 18, commi 2 e 3, d.l. numero 36/2022 citato, prevede l'entrata in vigore dal prossimo primo luglio dell'obbligo di trasmettere la fattura in modalità elettronica anche per le categorie di soggetti titolari di partita IVA finora escluse soggetti in regime di vantaggio, contribuenti in regime forfetario, associazioni che hanno esercitato l'opzione di cui agli articolo 1 e 2, l. numero 398/1991 e che nel periodo d'imposta precedente hanno conseguito proventi non superiori ai 65mila euro .