Consulta, cambio di rotta nelle udienze: via libera al dialogo tra giudici e avvocati

Sulla scia delle Corti europee e anglosassoni, anche le udienze della nostra Corte Costituzionale saranno segnate più dal dialogo fra giudici e avvocati, che non dall’ascolto reciproco di relazioni già scritte.

Maggiore dialogo tra giudici e avvocati. È una delle principali novità che emergono dalle modifiche alle “Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale”. Le nuove regole, completate da un decreto del Presidente, entreranno in vigore a partire dall’udienza del 21 giugno 2022. Di seguito le novità più rilevanti 5 giorni prima di ogni udienza, il giudice relatore potrà rivolgere domande scritte agli avvocati della sua causa sostituzione della relazione iniziale dell'udienza con una sintetica introduzione del giudice relatore, di regola non superiore a cinque minuti nel corso dell’udienza, ciascun avvocato avrà a disposizione 15 minuti per esporre le proprie difese e rispondere alle domande scritte del relatore possibilità per i giudici e quindi non solo per il relatore di interloquire direttamente con gli avvocati, anche interrompendoli con domande e obiezioni, arricchendo così la discussione della causa.   A seguito di tali modifiche, la Corte ritiene che «l’udienza diventerà non solo più vivace, ma soprattutto più utile ai fini della decisione». Appuntamento, dunque, al prossimo 21 giugno.

Decreto del 31 maggio 2022, numero 61 Delibera 24 maggio 2022 in G.U. del 31 maggio 2022, numero 126