La testimonianza dei martiri che ricordiamo oggi vive e si rinnova nel costante impegno di ogni cittadino, primi fra tutti i novemila magistrati italiani quotidianamente all’opera nell’altissimo compito di rendere giustizia , ha affermato Marta Cartabia nell’Aula bunker del carcere di Palermo Ucciardone.
Si è tenuta a Palermo la Conferenza europea dei procuratori , promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, dal Ministero della Giustizia e dalla Procura Generale presso la Corte di Cassazione. Dedicata alla memoria dei giudici assassinati dalla mafia come Falcone, Morvillo e Borsellino, l’iniziativa ha visto la partecipazione di Marta Cartabia che, nel suo intervento nell’Aula bunker del carcere di Palermo Ucciardone, ha affermato tra le molte ragioni per cui tutti noi siamo debitori in particolare verso Giovanni Falcone c’è, come scrisse Eugenio Selvaggi, magistrato che con lui collaborò al Ministero, l’aver collocato la lotta al crimine organizzato al livello internazionale , sia rispetto agli strumenti di contrasto, sia per la necessaria condivisione della consapevolezza della sua pericolosità. Ed in nome di questa condivisa consapevolezza che oggi si sono ritrovati a Palermo i 46 procuratori generali del Consiglio d’Europa e alcuni rappresentanti di altri Paesi che ha generato e continua a generare una sempre più intensa condivisa azione , ha sottolineato inoltre Marta Cartabia. Oggi siamo chiamati a rinnovare la nostra cooperazione giudiziaria anche su fronti che pensavamo archiviati per sempre, come le indagini sui crimini di guerra. Sin dai primi giorni dell’invasione dell’Ucraina, 41 Paesi stanno sostenendo l’azione della Corte penale internazionale. E oggi qui posso confermare che come già stanno facendo altri Paesi, anche l’Italia a breve manderà in Ucraina un gruppo di esperti interforze compreso un contingente della nostra polizia penitenziaria, coordinato da un magistrato per essere di supporto alla Procura generale ucraina, nella raccolta di prove per l’accertamento delle responsabilità dei crimini di guerra, rispondendo ad un appello rinnovato anche ieri qui dalla procuratrice generale di Kiev , ha concluso il Ministro della Giustizia. Video