Cassa Forense, EMAPI, Hope Sicaf s.b. spa: intrecci del destino?

Cassa Forense ha perfezionato l’attivazione di una copertura assistenziale per il caso di non autosufficienza in favore di tutti gli iscritti che, alla data di decorrenza della garanzia, non abbiano ancora compiuto i 70 anni di età.

Cassa Forense Si tratta di una tutela definita di LTC - Long Term Care, il cui onere economico è interamente a carico della Cassa che, in caso di non autosufficienza permanente, garantisce una rendita mensile di € 1.200,00, non tassabile, vita natural durante. La copertura viene erogata attraverso EMAPI – Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani, associazione riconosciuta senza scopo di lucro costituita da dieci enti privati di previdenza Cassa Forense, Cassa Notariato, Cassa Geometri, ENPAB, ENPACL, ENPAM, ENPAP, ENPAPI, EPAP, EPPI con la finalità di elaborare ed erogare prestazioni assistenziali in favore degli iscritti agli enti associati. Si tratta di un intervento assistenziale che si prefigge di dare una risposta al rischio della non autosufficienza ed offrire ai colleghi una valida copertura assicurativa i cui dettagli possono essere consultati nell'apposita scheda tecnica sintetica e nelle condizioni contrattuali. La copertura LTC erogata da Cassa Forense tramite EMAPI è garantita dal 1° maggio 2019 da Aviva S.p.A. che si è aggiudicata una gara europea cui hanno partecipato le maggiori società assicurative operanti in Italia. Dal 1° novembre 2016 fino al 30 aprile 2019 era operante la Polizza LTC con Poste Vita S.p.A. www.cassaforense.it EMAPI - Organi Statutari Consiglio di Amministrazione Luigi BALDINI, Laura CASADEI, Emilio CROCE, Stefano DISTILLI, Nunzio LUCIANO, Massimo MAGLI, Pasquale MAZZUCA, Valter MILITI, Alberto OLIVETI, Stefano POETA, Matteo ROBUSTELLI, Gianni SCOZZAI, Tiziana STALLONE, Felice Damiano TORRICELLI Presidente Presidente Nunzio LUCIANO Vicepresidente Stefano POETA Collegio Sindacale Presidente Alessandro ARISTI COTANI Sindaco Effettivo Serena GUIDA Sindaco Effettivo Leonarda Vittoria GENTILE Sindaci Supplenti Antonio LAPADULA Mariarosaria PERLANGELI Direttore Generale Demetrio HOULIS Assemblea E' composta dagli Enti di previdenza e assistenza privati associati ad EMAPI Cassa Forense, Cipag, Cassa del Notariato, CNPADC, ENPAB, ENPACL, ENPAF, ENPAM ENPAP, ENPAPI, EPAP, EPPI, CAMPI. www.emapi.it EMAPI/Reale Mutua Assicurazioni – polizza infortuni Gli iscritti a Cassa Forense, tramite EMAPI, Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani cui la Cassa stessa ha aderito, possono sottoscrivere una polizza infortuni a condizioni agevolate. Il partner assicurativo di EMAPI è Reale Mutua Assicurazioni. Condizioni contrattuali - Principali Vantaggi Adesione volontaria da parte degli iscritti per l'intera annualità 1/3/2022 – 28/2/2023 entro il 31/3/2022 è possibile, comunque, aderire in corso d'anno con premio proporzionato ai mesi di copertura La polizza prevede diversi livelli di copertura e opera senza limiti di età tuttavia per i soggetti che, superati gli 80 anni di età, intendono aderire per la prima volta al programma assicurativo, l'adesione potrà avvenire solo dietro presentazione di certificato medico attestante buona salute In caso di invalidità permanente da infortunio, è prevista una franchigia fissa del 3% in caso di invalidità permanente di grado superiore al 20%, tale franchigia viene annullata. Supervalutazione dal 60% l'invalidità permanente viene considerata sempre come fosse al 100% Copertura h24 la garanzia opera sia per gli infortuni professionali che extra-professionali Garanzie aggiuntive diarie per inabilità temporanea da infortunio e malattia La copertura opera in aggiunta e in cumulo ad eventuali ulteriori coperture già in essere Contributo annuale minimo per il singolo professionista € 109,00 Contributo annuale minimo per il professionista e il nucleo familiare € 172,00   HOPE SICAF S.B. SPA Consiglio di amministrazione Presidente Stefano Caselli Prorettore per gli Affari Internazionali e professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari presso l'Università Bocconi. Consigliere di amministrazione di grandi aziende. Fondatore e Amministratore Delegato Claudio Scardovi Managing director e global head di società di consulenza, banche di investimento e fondi di private equity, imprenditore seriale. Docente all'Università Bocconi e all'Imperial College, scrittore. Membro del Board Francesco De Giglio Private Equity Advisor indipendente, è stato Business Partner di Arcadia sgr, Presidente di H-Old Spa e di SG Private Equity Italia e dirigente di Advent International e di So.Pa.F. Membro del Board Mauro Del Rio Presidente di Docomo Digital e co-fondatore di Iconium SpA, è stato fondatore e Presidente di Buongiorno SpA, membro del board di Seat Pagine Gialle e Lumata e consigliere indipendente in vari Consigli di Amministrazione. Membro del Board Nunzio Luciano Avvocato, socio dell'omonimo studio legale, per sette anni è stato Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense ed è oggi Presidente di EMAPI. Membro del Board Alessandra Manuli Ceo di Hedge Invest SGR. Membro del CDA di AM Holdings Spa, dove ha maturato una significativa esperienza nel Real Estate, è da febbraio 2020 fondatrice e presidente di AMH Urban Regeneration. Membro del Board Lucrezia Reichlin Professore ordinario di Economia alla London Business School, fondatrice di Now-Casting Economics Ltd, è stata per tre anni Director General Research della European Central Bank. Ricopre il ruolo di Consigliere non esecutivo in numerosi Consigli di Amministrazione e scrive per il Corriere della Sera. www.hopesicaf.com . Un rafforzamento patrimoniale in vista della quotazione di Hope. Importante rafforzamento patrimoniale in vista della quotazione per Hope, la Sicaf presieduta da Stefano Caselli prorettore della Bocconi e guidata da Claudio Scardovi, già in AlixPartners, ideatore e promotore dell'operazione. Qualche giorno fa, infatti, a Milano nello studio del notaio Mario Notari s'è svolto un consiglio d'amministrazione che ha deliberato un primo aumento di capitale fino a un massimo di 250 milioni di euro mediante emissione di 25 milioni di azioni di categoria C «condizionata all'avvenuta approvazione della documentazione d'offerta obbligatoria da parte della Consob», da offrire in sottoscrizione a investitori qualificati e al pubblico indistinto. Successivamente è stato varato un secondo aumento di capitale per massimi 750mila euro mediante emissione di 75mila azioni di categoria B da riservare in sottoscrizione ai membri del consiglio d'amministrazione e ai dipendenti della società. Lo stesso consiglio ha quindi determinato in 10 euro il prezzo di emissione di ogni azione di categoria C. La ricapitalizzazione in vista della borsa è «essenziale per conseguire gli obiettivi principali di Hope» che ai fini del suo buon esito ha concordato con All Funds Bank un accordo di collocamento non esclusivo. Azionisti della prima ora di Hope sono Unicredit, Bnl, Banca Mediolanum, Banca Generali, Banco Bpm, Amundi, Cnp e alcune banche popolari Ragusa e PopPuglia e Basilicata , oltre ad alcuni esponenti di famiglie industriali, da Isabella Seragnoli Coesia a Emilio Ottolenghi Petrolifera Italo-Rumena , a Matteo e Paolo Zanetti prodotti caseari , dalla famiglia Manuli alla famiglia Lia di La Spezia, oltre Vito Rocca, Mauro Del Rio fondatore di Buongiorno e Andrea Beltratti con la sua Afi. Fra gli azionisti figurano anche Urbano Cairo, la Sfem Italia della famiglia Stevanato, Angelica Dallara della Dallara Automobili, la Pme Capital di Ernesto Magnani di Stern Energy, Armando Borghi amministratore delegato di Citylife, Mirko Tironi head of asset management di Varde Partners e Stefano Sostero già managing director di Muzinich & Co Un rafforzamento patrimoniale in vista della quotazione di Hopedi Andrea Giacobino,ItaliaOggi, Numero 45, pag. 8 del 23/02/2022, https //www.milanofinanza.it . Ognuno può fare le sue valutazioni. Io mi limito a mettere in fila i fatti, incontestabili, e seguo gli accadimenti nell'esclusivo interesse degli iscritti. La provvista previdenziale non è denaro comune perché deve garantire la erogazione delle pensioni e l'inflazione si mangia il patrimonio. Le Casse di previdenza dei professionisti non sono le slot machine italiane dove si può rischiare di perdere il denaro altrui perché significa perdere la pensione. Nel momento in cui i numeri della macroeconomia, cioè dell'andamento economico del Paese, mettano in discussione le pensioni è bene fare alcune considerazioni di carattere generale. Per esempio, quando il PIL in calo non consenta più rivalutazioni delle pensioni e/o il rapporto deficit/PIL obblighi, come conseguenza dei vincoli europei, a manovre finanziarie penalizzanti anche per i pensionati. La permeabilità tra le varie voci di bilancio induce infatti al rischio che per far quadrare i conti si debba tagliare una delle voci di spesa più consistente, le pensioni. Oppure, in una condizione di instabilità o stasi economica, il tasso di rendimento delle pensioni potrebbe scendere sotto il tasso di rendimento finanziario, inducendo i lavoratori a perdere denaro con la propria contribuzione previdenziale. Ma esiste anche un'altra dimensione del rischio economico che si concretizza nell'effetto che esso ha sul lavoro instabilità, precarietà, interruzioni, lavoro nero a contribuzione zero. Tutti aspetti che influenzano negativamente l'adeguatezza del risparmio pensionistico. Ecco perché è importante che la politica si faccia carico di tutelare il mondo del lavoro, per proteggere la contribuzione previdenziale e per proteggere i flussi tributari di cui le Casse hanno bisogno, lontano dall'ipotesi che il miglior modo di creare lavoro sia anticipare o favorire i pensionamenti. Ma la politica dovrebbe anche occuparsi degli investimenti delle Casse pubblicando, dopo 10 lunghi anni, il relativo Regolamento.