Alla pag. 3 del Bilancio preventivo 2022 di Cassa Forense si legge «la crisi conseguente all’emergenza epidemiologica, insomma, potrebbe determinare, dopo il primo periodo, di grande difficoltà, una ripresa di spazi professionali che dovrà essere accompagnata da una riqualificazione dell’Avvocatura verso le materie maggiormente richieste dal mercato, con riflessi positivi sulla ripresa dei redditi e, di conseguenza, al leggero aumento del gettito contributivo nel 2022».
«A questo, deve aggiungersi una profonda modifica nella composizione demografica della categoria, che potrà essere verificata compiutamente solo tra qualche mese, con una presumibile riduzione della platea, per il maggior numero di cancellazioni dagli Albi conseguenti anche alla migrazione di molti professionisti negli impieghi pubblici messi a disposizione a seguito dei numerosi concorsi banditi dallo Stato e dai principali Enti Pubblici. Sarà compito degli attuari, nei prossimi mesi, disegnare i nuovi scenari della professione e le nuove linee reddituali e di speranza di vita, con riferimento allo scenario post COVID che, ovviamente, non potrà essere identico a quello analizzato nel periodo precedente. Il mutamento degli scenari demografici e reddituali della categoria, hanno indotto la governance di Cassa Forense ad istituire, fin dall'aprile 2020, una specifica Commissione che possa, in tempi relativamente brevi, proporre una riforma strutturale del sistema previdenziale Forense, affrontando alcune criticità esistenti che potrebbero mettere a repentaglio, nel lungo periodo, sia la sua sostenibilità finanziaria sia l'equità generazionale del sistema stesso. L'emergenza sanitaria, poi divenuta anche economica e sociale, ha messo a nudo queste fragilità del sistema e reso non più rinviabile un intervento strutturale nel segno dell'equità, della sostenibilità e della flessibilità di un nuovo sistema previdenziale. Questo tema, che ha già impegnato, con priorità assoluta, il Comitato dei Delegati nel corso del 2021, dovrà essere portato a conclusione entro il 2022 con un nuovo regolamento che dovrà, poi, essere sottoposto all'approvazione ministeriale. A tal fine il Comitato dei Delegati potrà avvalersi anche del nuovo bilancio tecnico al 31/12/2020, attualmente in fase di redazione da parte dello Studio Attuariale incaricato e che dovrebbe essere ultimato entro la fine del 2021». Ad oggi non è dato conoscere nei dettagli la bozza della riforma previdenza forense si veda il mio articolo Per cercare la sostenibilità attuariale CIPAG ha abolito la pensione di anzianità del 25.02.2022 né il nuovo bilancio tecnico al 31.12.2020, che doveva essere pronto a fine 2021. Ho chiesto notizie direttamente in Cassa Forense e mi è stato detto che «ancora non è pronto ma manca poco». Probabilmente il ritardo è dovuto al fatto che Cassa Forense ha cambiato l'attuario esterno, passando dallo studio C. allo studio D.A Sarebbe interessante conoscere i motivi ma non ci provo nemmeno. È vero che Cassa Forense dispone di un valente attuario interno però prima di riformare, a mio giudizio, sarebbe opportuno conoscere l'elaborato dell'attuario esterno. In questi giorni Cassa Forense ha pubblicato sul sito istituzionale la relazione della Corte dei Conti, che io ho già commentato nel mio I rilievi della Corte dei Conti sugli esercizi 2018 e 2019 di Cassa Forense del 05.01.2022. Invito i lettori anche a leggere la lettera 02.03.2022 di commento di Cassa Forense alla relazione della Corte dei Conti. In autunno, poi, si terranno le elezioni per il rinnovo del Comitato dei Delegati di CF. In compenso, dato che noi dipendiamo dallo spread e dell'andamento dei mercati finanziari, come ebbe a dire qualcuno, invito a seguire l'andamento dei mercati finanziari in tempo di guerra dato che la situazione è destinata al continuo peggioramento se non si troverà una soluzione al conflitto in corso.