Le operazioni di assunzione dei nuovi addetti all’Ufficio per il Processo, procedono senza sosta in tutta Italia.
Dopo le prime assunzioni presso la Suprema Corte di Cassazione, iniziate lo scorso 11 febbraio, continuano ad arrivare i nuovi dipendenti, assunti con contratto a tempo determinato, preso le Corti d’Appello di tutta Italia. Si dicono soddisfatti, i Presidenti delle Corti d’Appello relativamente allo svolgimento delle procedure di assunzione e di scorrimento delle graduatorie. Commenta così il Presidente della Corte d’Appello di Roma, Giuseppe Meliadò «i fondi europei assicurati dal PNRR all’Ufficio per il Processo, aprono un nuovo scenario per l’amministrazione della giustizia e pongono i presupposti per un possibile balzo in avanti, in termini di efficienza e produttività». Soddisfazione espressa anche da molti altri rappresentanti degli uffici giudiziari nei quali stanno accedendo i neoassunti. Dopo avere infatti ultimato gli adempimenti amministrativi e la fase di presentazione e accoglienza, a molti dei vincitori del concorso RIPAM, sono già stati assegnati a compiti operativi. La prospettiva è quella di un utilizzo idoneo del nuovo personale amministrativo, per soddisfare alcune specifiche esigenze legate al territorio nel quale sono dislocate le varie Corti d’Appello. La Corte d’Appello di Milano, ha individuato, per esempio, nel sistema di raccordo con le cancellerie, le specifiche competenze da attribuire ai nuovi addetti all’UpP, destinando il resto dei neoassunti ad altri incarichi amministrativi.