Coppie di fatto: l’OUA è pronta a mettersi in gioco, ma serve anche una legge

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura, con un comunicato del 19 novembre 2013, interviene sul cosiddetto ‘contratto di convivenza’ avanzato dal Consiglio del Notariato qualche giorno fa. L’Avvocatura, sulla questione, ha offerto massima disponibilità per dare certezze agli italiani che chiedono soluzioni chiare.

Gli avvocati sono pronti a scendere in campo per avanzare proposte utili a rispondere alle nuove domande di diritti che vengono dalla società in merito alle coppie di fatto. L’OUA è così intervenuta sul ‘contratto di convivenza’ avanzato dal Consiglio del Notariato durante l’ open day dello scorso 14 novembre. È Nicola Marino, presidente OUA, a chiedere di non creare confusione nella testa dei cittadini . Infatti, quanto presentato dai notai in occasione dell’ open day dei contratti di convivenza, rischia solo di dare uno sbocco affrettato a un grave problema che emerge dalla società e che non ha ancora avuto alcuna risposta dal legislatore . Serve una legge e il confronto con gli avvocati. Si tratta di un nodo importante da sciogliere, per questo, secondo l’Organismo, da un lato è necessaria una legge, dall’altro serve un confronto con gli avvocati per dare un segnale chiaro, ma anche certezze ai milioni di italiani che chiedono soluzioni . L’Avvocatura fa sapere di aver già pronto un pacchetto di proposte, confermando la propria disponibilità a mettersi direttamente in gioco, con le adeguate professionalità, per semplificare la vita di molti cittadini . No alla guerra di competenze. Marino, infine, pone l’attenzione sulla possibilità di scorciatoie e fughe in avanti, prefigurando, così, una sorta di ingiustificato regime di monopolio sulla materia e un’invasione di campo tra aree contigue delle professioni legali .