Bollino “compenetrativo” sulle polizze? Non è più necessario

Con la risoluzione n. 95/E del 16 dicembre 2013, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la timbratura speciale sui documenti relativi ai contratti assicurativi commercializzati in Italia non è più richiesta, poiché la norma che la prevedeva è stata abrogata.

In particolare, l’Amministrazione finanziaria, in risposta ad una società olandese operante in Italia in regime di libera prestazione di servizi, si è espressa in merito all’applicazione del cd. bollino compenetrativo” sulle polizze assicurative commercializzate in Italia. Niente più bollino compenetrativo”. Nel nuovo documento di prassi che è stato emanato, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che il Regio decreto n. 69/1896 che prescriveva l’obbligo di apporre il bollino compenetrativo” sui documenti delle polizze assicurative è stato abrogato dalla Legge n. 212/2010. Di conseguenza, l’adempimento non è più richiesto, in quanto non sussiste. Tuttavia, resta valido il principio in base al quale i contratti assoggettati all’imposta sulle assicurazioni non scontano né l'imposta di bollo né tanto meno quella di registro. In sostanza, per i contratti assicurativi e gli atti a essi inerenti la normativa prevede che non siano versate le imposte di bollo e di registro in quanto assorbiti” dall’imposta sulle assicurazioni ai sensi dell’art. 16, Legge n. 1216/1961. fonte www.fiscopiu.it

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