Il Guardasigilli ha già pronto un pacchetto di misure sul sovraffollamento carceri

Il 4 dicembre scorso si è tenuto il convegno La clemenza necessaria. Amnistia, indulto e riforma della giustizia , a cui ha preso parte Annamaria Cancellieri. Oltre ad occuparsi del tema principe del convegno, il Ministro della Giustizia ha dichiarato di avere pronto un disegno di legge delega per tentare di restituire efficienza alla giustizia.

Ieri, 4 dicembre 2013, presso Palazzo Giustiniani, si è svolto il convegno La clemenza necessaria. Amnistia, indulto e riforma della giustizia , organizzato da Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato. Oltre a Vladimiro Zagrebelsky, giudice della Corte Europea dei Diritti dell’uomo dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Rita Bernardini, segretario di Radicali italiani, e Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto costituzionale dell’Università di Ferrara, è intervenuto anche il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. L’emergenza carceraria è una priorità assoluta. Nel suo intervento, il Guardasigilli ha sottolineato quanto sia necessario agire sugli ingressi e le uscite dal carcere, potenziando le misure alternative alla detenzione e le sanzioni non detentive, e adeguare progressivamente la capienza degli istituti di pena alla mutata domanda di incarcerazione . A tal fine, e per raggiungere nei tempi il traguardo tassativamente prescritto dalla Corte europea, bisognerà valutare anche il ricorso a rimedi straordinari , come un indulto di sufficiente ampiezza e un’amnistia avente a oggetto fattispecie di non rilevante gravità . Una prima modifica dovrà riguardare l’istituto della custodia cautelare e la cancellazione di alcune limitazioni ingiustificate nell’accesso ai benefici penitenziari e alle alternative alla detenzione. Oltre ad un primo decreto-legge, ci sarà un pacchetto di provvedimenti in materia di giustizia, che affronta alla radice le disfunzioni del sistema, sia nel settore civile che nel settore penale . Si cerca di potenziare l’efficacia deflattiva dei riti speciali senza dibattimento. Per quanto riguarda il processo penale – ha affermato il Ministro - si intende anzitutto agire sui c.d. flussi in entrata, introducendo meccanismi di deflazione del carico giudiziario, capaci di eliminare, già in fase di indagine, gli accertamenti che, per la modestia degli interessi concretamente in gioco, non meritano l’accertamento processuale . Per quanto riguarda il penitenziario e il carcere, invece, si sta lavorando su un duplice livello legislativo e amministrativo. Il progetto, in pratica, si sostanzia in una serie di misure volte a rafforzare il sistema delle alternative alla detenzione ciò a partire dalla possibilità di rinnovare l’affidamento terapeutico per il recupero socio-sanitario dei tossicodipendenti e degli alcooldipendenti. Per tutti gli altri condannati si amplia l’ambito di accesso all’affidamento in prova, con i dovuti accorgimenti volti a non far venir meno le esigenze di sicurezza sociale. Infine – ha aggiunto il Ministro Cancellieri - si vuole potenziare l’istituto dell’espulsione come sanzione alternativa per i detenuti stranieri anticipando, già al momento del loro ingresso in carcere, l’inizio della complessa procedura di identificazione e ciò al fine di attuare l’espulsione non appena possibile .