Il Ministro Orlando vuole rendere efficiente il processo civile

La proposta del pacchetto di giustizia civile, già online sul sito del Ministero della Giustizia, rappresenta un impianto nuovo della materia che, pertanto, supera l'elaborazione precedente del ddl Cancellieri. Proprio per queste ragioni, il Ministro Orlando ne ha disposto il ritiro. È quanto affermato nel comunicato stampa apparso sul sito del Ministero, che l’OUA ha recepito come un importante segnale.

Orlando ritira ddl Cancellieri su processo civile. Il Guardasigilli Orlando ha precisato che l’obiettivo del Governo è quello di «ridurre considerevolmente i tempi del processo civile e aumentare sensibilmente la produttività degli uffici giudiziari e la riforma della giustizia civile conterrà le norme necessarie per rendere efficiente il processo civile, per l'abbattimento dell'arretrato e per la valorizzazione dell'avvocatura». Inoltre, le linee guida della riforma della giustizia civile, già pubblicate sul sito del Ministero insieme ai relativi approfondimenti - ha affermato il Ministro - «sono oggetto di una grande consultazione pubblica che si concluderà alla fine di agosto». OUA «c’è molto da lavorare, ma questo è un importante segnale». Tale decisione è stata positivamente valutata dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura. Il presidente OUA, Nicola Marino, infatti, parla di un «passaggio importante», perché così – ha chiarito - si «sgombera il campo da possibili ulteriori conflitti ereditati da interventi dei precedenti Governi, grazie anche alle precise e serrate richieste dell’OUA». Rimane aperto, tuttavia, sempre secondo Marino, il cantiere delle riforme, ma questo – afferma - «è un deciso passo in avanti». Ha detto la sua anche il vicepresidente OUA, Filippo Marciante, il quale sostiene che è necessario «concentrarsi sugli spunti emersi dai tavoli con l’avvocatura. L’obiettivo comune di tutti è rivoluzionare la giustizia civile, puntando alla tutela dei diritti dei cittadini, a cominciare dalla revisione dell'intricata questione dell'aumento del contributo unificato».