Contenuti ricchi e strumenti all’avanguardia: ‘De Jure’ a disposizione dell’Associazione nazionale magistrati

Per trovar la giustizia, bisogna esserle fedeli essa, come tutte le divinità, si manifesta soltanto a chi ci crede Piero Calamandrei

Giustizia è sangue e carne, è vita reale, è storia di uomini e donne. È da sempre così, e sarà così per sempre A mutare, invece, possono essere gli strumenti perché la giustizia sia sempre più giusta – perdonateci la cacofonia –, e questa mutazione, questo adeguamento deve fare i conti collo scorrere velocissimo del tempo e coll’evoluzione incredibile degli strumenti tecnologici a disposizione. Oggi, inutile nasconderlo, è la rete il medium più rapido, ad esempio per riuscire a leggere una sentenza e sciogliere così un dubbio su un complesso orientamento giurisprudenziale. E, oltre agli avvocati, anche i magistrati ne debbono tener conto, è inevitabile. Conferma lapalissiana ne è l’accordo appena raggiunto – ieri le firme a Roma, nello scenario della Corte di Cassazione – tra la Giuffrè Editore e l’Associazione nazionale magistrati, accordo che consentirà ai magistrati aderenti all’Anm di avere a disposizione, per altri due anni, l’accesso alla ‘banca dati’ De Jure all’interno della piattaforma Ius Explorer. Volendo fare un paragone, i magistrati avranno a disposizione lo strumento che è, in ambito giuridico, il corrispondente, per qualità, per efficacia, per completezza, del motore di ricerca più utilizzato al mondo, Google. Attraverso De Jure, difatti, essi potranno approfondire i temi più disparati, passando dalla legislazione alla giurisprudenza, passando per le ‘massime’, e dando un’occhiata a riviste ricche per contenuti e approfondimenti. Altri due anni insieme, quindi, per ANM e Giuffrè Editore, col chiaro obiettivo di mettere a disposizione della giustizia strumenti all’avanguardia e contenuti esaustivi.