Con un comunicato pubblicato il 9 aprile 2013, il Ministero del Lavoro ha precisato che i dati del sistema CO, riguardanti le attivazioni e le cessazioni dei contratti, sono riferiti ai rapporti di lavoro e non ai singoli lavoratori.
Un soggetto che in uno stesso trimestre venga assunto e licenziato in più di una circostanza, quindi, deve essere registrato più volte dal sistema. Precisazione e necessità di comunicazioni plurime. La situazione perdurante di difficoltà del mercato del lavoro italiano è suffragata anche dai dati del Sistema informativo delle Comunicazioni Obbligatorie CO , che trimestralmente dà conto delle attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato. Tale rapporto non è direttamente confrontabile con la serie ISTAT di rilevazioni statistiche sulle forze di lavoro, in quanto registra le variazioni dei flussi di dati amministrativi dei rapporti di lavoro e non del numero complessivo dei lavoratori. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sottolinea che i dati del sistema sono riferiti ai rapporti di lavoro e non ai singoli lavoratori. Pertanto, un lavoratore che, in uno stesso trimestre venisse assunto e licenziato più di una volta casistica non infrequente in lavori di tipo stagionale viene corrispondentemente registrato più di una volta dal sistema globale. Un po’ di numeri. Nel IV trimestre del 2012, sono stati conteggiati 2.269.764 nuovi rapporti di lavoro e 3.205.793 contratti di lavoro conclusi. L'incertezza economica ha spinto le imprese a soddisfare la domanda di lavoro con contratti a tempo determinato per lo più di breve durata che costituiscono oltre la metà dei nuovi rapporti di lavoro e sono in lieve ascesa rispetto allo stesso trimestre dell’anno 2012 +0,5 . Per quanto concerne le cessazioni, i licenziamenti sono aumentati di 43.256 casi con una variazione in aumento del 15,1% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Poiché le cessazioni sono nel complesso diminuite -0,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2011 , l’aumento dei licenziamenti è stato più che compensato dalla diminuzione delle dimissioni, pari a -74.065 -17,6% . Pur con un nesso causale che non è ancora dimostrabile dal punto di vista statistico, è probabile che si sia verificata una sostituzione tra dimissioni e licenziamenti, come effetto indotto dalla Legge numero 92/2012.