Dopo la Guardasigilli Paola Severino, anche il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera ha firmato il regolamento che disciplina il nuovo modello societario per i professionisti. Ora non resta che attendere la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
L’oggetto della delega. Con il provvedimento in questione, il Governo ha attuato la delega contenuta nella legge numero 183/2011 e poi nella legge numero 27/2012, riguardante le modalità di conferimento e di esecuzione dell’incarico da parte dei soci professionisti e l’incompatibilità di partecipazione degli stessi ad altre società tra professionisti. Oggetto sociale degli enti in questione è l’esercizio di una o più attività professionali per cui sia prevista l’iscrizione in albi o elenchi regolamentati nel sistema ordinistico. I requisiti previsti. I professionisti potranno pertanto aggregarsi in enti riconosciuti legalmente, rispettando alcuni requisiti anzitutto le società tra professionisti dovranno iscriversi al registro imprese delle Camere di commercio e alla sezione speciale dell’ordine di appartenenza dei soci. I consociati non potranno detenere più dei due terzi del capitale, ma non è chiaro se la norma riguardi tutti gli appartenenti o solo coloro che sono iscritti agli albi professionali. Responsabilità della società. Principio cardine della nuova regolamentazione è la trasparenza gli associati dovranno possedere specifici requisiti di moralità e onorabilità e lo stesso socio non potrà prendere parte a più di una Stp. In caso di violazione delle regole deontologiche dell’ordine di appartenenza, la società sarà chiamata a rispondere più in particolare, la società sarà considerata responsabile qualora si rilevi che le pratiche scorrette poste in essere dal socio siano riconducibili a indicazioni pervenute dalla società stessa.