A Palazzo Spada l'inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa

Si è tenuta ieri, 30 gennaio 2018, presso Palazzo Spada la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa, aperta dal Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno con il doveroso ricordo del 70esimo anniversario della Carta Costituzionale.

Inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa. I numeri relativi all’andamento della giustizia amministrativa nello scorso anno sono positivi l’arretrato si è ridotto del 12%, con quasi 86mila ricorsi decisi complessivamente dai giudici amministrativi. È quanto emerge dalla relazione tenuta dal Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tenutasi ieri a Palazzo Spada. Pajno ha sottolineato inoltre l’avvio di un nuovo programma di smaltimento dell’arretrato della durata di un anno, nonché l’attuazione delle diverse riforme avviate nel 2016, in particolare l’avvio del processo amministrativo telematico che pur lasciando sostanzialmente inalterate le norme di procedura, ha introdotto una digitalizzazione totale degli atti processuali, dando valore legale esclusivamente agli atti digitali e non più a quelli cartacei . I risultati del PAT sono stati riconosciuti con l’attribuzione del Premio Agenda Digitale 2017. Il Presidente Pajno ha concluso rinnovando l’impegno per il completamento del processo di rinnovamento tutt’ora in corso. La voce degli avvocati amministrativisti. Dal canto suo l’avvocatura riunita nell’Unione Nazionale degli Avvocati Amministrativisti, per voce del suo Presidente Umberto Fantigrossi, ha dichiarato Ancora una volta si è aperto l’anno giudiziario al Consiglio di Stato senza dare voce all’avvocatura una mancanza retaggio del passato e sintomo dell’eccesso di autoreferenzialità di questa istituzione. Una gran parte della domanda di legalità amministrativa resta inevasa - ha proseguito Fantigrossi - a causa di troppe barriere all’ingresso e di una disciplina dei carichi di lavoro che disincentiva i magistrati che dedicano tutte le loro energie lavorative ai processi. Auspico che nella prossima legislatura si ponga mano ad una riforma che modernizzi questo settore e consenta agli avvocati di partecipare alla migliore organizzazione delle risorse per rendere il processo amministrativo più rapido e più incisivo nei confronti della cattiva amministrazione e della corruzione .

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