Roma: ufficio del riesame bloccato, i penalisti fanno la voce grossa

La sezione per il riesame del Tribunale di Roma ha affisso sulla porta della cancelleria un avviso con il quale dà comunicazione che dal 1° settembre al 31 ottobre 2017 non saranno fissate udienze in materia di libertà personale previste dall’articolo 310 c.p.p La Camera Penale di Roma ha quindi deliberato lo stato di agitazione.

Il Tribunale di Roma. La sezione per il riesame del Tribunale di Roma ha affisso sulla porta della cancelleria un avviso con il quale dà comunicazione che dal 1° settembre al 31 ottobre 2017 non saranno fissate udienze in materia di libertà personale previste dall’articolo 310 c.p.p Penalisti in agitazione. Forte la reazione dei penalisti romani, i quali hanno deliberato lo stato di agitazione lamentando la violazione dei diritti primari di qualunque cittadino coinvolto in un procedimento penale. Tale provvedimento di sospensione, affermano i penalisti, «si pone in totale contrasto con le disposizioni del codice che appunto, in materia di libertà personale, sono particolarmente attente a garantire al rapida decisione». Infatti «dell’appello cautelare deve essere dato immediato avviso all’AG procedente. Quest’ultima deve trasmettere gli atti entro il giorno successivo all’avviso. Il tribunale è chiamato a decidere entro 20 giorni dalla ricezione degli atti». Ne deriva che in questo stato di cose tali termini non potranno essere rispettati. La Camera Penale di Roma chiede pertanto che «venga immediatamente revocato il provvedimento di sospensione e anzi insiste e sollecita il Tribunale affinché venga assicurata la fissazione delle udienze previste dall’articolo 310 c.p.p. non oltre il termine di 20 giorni».