Tirocinio professionale ed esame di Stato: come accedere alla professione forense

Due i capi che formano il Titolo IV della legge di riforma forense, ciascuno dei quali formati da cinque articoli a dir la verità ora Capo, II dopo il passaggio alla Camera che ha stralciato l'articolo sulla doppia sessioni di esami, è formato da soli quattro articoli il primo capo è relativo alla regolamentazione del tirocinio professionale, mentre il secondo norma l'esame di stato abilitante all'esercizio della professione di avvocato.

Tirocinio professionale articolo 40 . Viene prevista per la verità in modo alquanto generico e non definito la collaborazione tra ordini degli avvocati e università e tra CNF e facoltà di giurisprudenza, volta a introdurre percorsi formativi per i tirocinanti Contenuti e modalità di svolgimento del tirocinio articolo 41 . La tenuta del registro dei praticanti avvocati, come abbiamo visto, è uno dei compiti degli ordini territoriali. Il tirocinio può essere svolto contemporaneamente alla sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato pubblico e privato, sempre che in concreto sia possibile l'effettivo svolgimento e in assenza di conflitti di interesse. La durata del tirocinio è di diciotto mesi, e tale periodo può essere svolto a presso un avvocato che sia iscritto all'albo da almeno cinque anni b presso l'Avvocatura dello Stato o ufficio legale di un ente pubblico, o ancora presso un ufficio giudiziario per no più di dodici mesi c in altro Stato dell'Unione Europea presso professionisti legali aventi titolo equivalente a quello di avvocato, ma per un tempo massimo di sei mesi d già durante l'ultimo anno di università, per un periodo massimo di sei mesi, nell'ambito della già ricordata collaborazione ordini-facoltà. In ogni caso, però, viene previsto che almeno sei mesi debbano necessariamente essere trascorsi presso un avvocato iscritto all'ordine o l'Avvocatura dello Stato. Un'altra novità è la previsione della possibilità di svolgere il tirocinio presso due avvocati contemporaneamente. Viene ribadito il principio per cui il tirocinio professionale non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, anche occasionale. Decorso il primo semestre al praticante avvocato può essere riconosciuto, con apposito contratto, una indennità o compenso, commisurato all'apporto fornito. Dopo i primi sei mesi il praticante avvocato può esercitare attività processuale in sostituzione dell'avvocato presso cui svolge la pratica in ambito civile di fronte al giudice di pace e al tribunale, e in ambito penale nei procedimenti di competenza del giudice di pace, in quelli per reati contravvenzionali e quelli che anteriormente al d.lgs. 51/98 erano di competenza del pretore. Questo periodo di abilitazione per i praticanti può durare al massimo cinque anni. Norme disciplinari per i praticanti articolo 42 . I praticanti devono osservare norme e doveri deontologici degli avvocati, rimanendo altresì soggetti al medesimo potere disciplinare. Corsi di formazione per l'accesso alla professione di avvocato articolo 43 . Questo articolo mal si coordina con il precedente articolo 41, visto che prevede l'obbligo di frequenza, in capo al praticante, di un corso di formazione professionale di durata non inferiore a ventiquattro mesi. Visto che il tirocinio è previsto essere di diciotto mesi, non si comprende la ratio di questa diversa scadenza temporale. Peraltro un altra critica che può essere mossa alla norma è che prevedere corsi dall'inevitabile profilo teorico, vista la situazione del coro di laurea in giurisprudenza che già ha connotati meramente teorici, non pare proprio almeno allo scrivente una buona idea. Frequenza di uffici giudiziari articolo 44 . Sarà un emanando regolamento del Ministro della giustizia a disciplinare l'attività di praticantato presso gli uffici giudiziari. Certificato di compiuta pratica articolo 45 . Il certificato di compita pratica viene rilasciato dal consiglio dell'ordine presso cui è stata compiuta la pratica. In caso di trasferimento durante la pratica, l'ordine di provenienza certificherà il periodo compiuto fino al trasferimento, e il successivo ordine certificherà il successivo fino al compimento del periodo previsto che ricordiamo essere di diciotto mesi Nell'ipotesi di trasferimenti in corso di pratica, ai fini della sede dell'esame conterà il distretto ove si è svolta la maggiora parte della pratica. Disposizioni generali articolo 46 . Questo articolo prevedeva, ed era una notevole novità, che la sessione di esame si tenesse ogni semestre anziché annuale. La Camera ha però stralciato questo articolo, e quindi rimane per il momento l'unica sessione annuale. Esame di Stato articolo 47 . L'esame di Stato continuerà ad articolarsi in tre prove scritte ed una orale, ma cambia parecchio il contenuto di queste prove. Per quanto riguarda le prove scritte parere di diritto civile a scelta tra due, di diritto penale a scelta tra due e atto giudiziario a scelta tra civile, penale e amministrativo saranno svolte con l'ausilio dei codici non commentati. Per quanto riguarda la prova orale la stesa verterà, obbligatoriamente, su diritto civile, diritto processuale civile, diritto penale, diritto processuale penale, ordinamento e deontologia forensi, e altre due materie scelte dal candidato tra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario ed internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario. Molte voci si sono alzate per l'esclusione dei codici commentati a me pare che invece il punto meno comprensibile, anche pensando sia a come viene svolta concretamente la pratica e sia in un'ottica di “specializzazione” uso questo termine in senso atecnico, rispetto a quanto previsto dalla legge di riforma sia quello di imporre una conoscenza delle due procedure, civile e penale, nonché dei due diritti sostanziali relativi. Ciò significa forzatamente far prevalere una preparazione di natura meramente dogmatica, visto che non è realisticamente pensabile in diciotto mesi svolgere seriamente e con profitto sia una pratica civilistica che penalistica. Per il resto non ci sono differenze rispetto all'attualità. Commissioni di esame articolo 48 . La commissione, nominata dal Ministro di Giustizia, è formata da cinque membri effettivi e cinque supplenti tre effettivi e tre supplenti nominati dal CNF tra gli avvocati iscritti all'albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, un effettivo e un supplente sono magistrati in pensione, un effettivo e un supplente sono professori universitari o ricercatori in materie giuridiche. Con lgi stessi criteri possono essere formate le sottocommissioni. Non è particolarmente chiaro il motivo per cui aspiranti avvocati continuino a dover essere giudicati da professori universitari e magistrati, peraltro in pensione. Sussiste una situazione di incompatibilità alla nomina a commissario d'esame per i membri dei consigli dell'ordine, dei consigli distrettuali di disciplina e componenti del consiglio di amministrazione o del comitato dei delegati della Cassa forense e del CNF. Disciplina transitoria per la pratica professionale articolo 49 . Questa norma transitoria prevede che per i due anni successivi all'entrata in vigore della legge di riforma la modalità di espletamento del tirocinio rimanga quella previgente, ferma restando la diminuzione a diciotto mesi del periodo. Disciplina transitoria per l'esame articolo 50 . Un uguale periodo transitorio di due anni viene previsto per quel che riguarda le modalità di svolgimento dell'esame.