Braccia incrociate per 3 giorni: così l’OUA chiede una riforma condivisa per rilanciare il paese

Da domani tre giornate di astensione dalle udienze proclamate dall'organismo unitario dell'avvocatura il 20 a Roma presidio davanti a Montecitorio con conferenza stampa e dalle 13 corteo da Piazza Repubblica fino a Piazza Santi Apostoli. Lapalissiano l’invito al futuro governo serve una grande riforma condivisa per rilanciare il Paese, all’insegna di diritti che non siano privilegi e di provvedimenti improntati ad assoluta imparzialità.

Tre giornate di astensione. Alla vigilia delle tre giornate di astensione 18-20 febbraio dalle udienze proclamate dall'Organismo Unitario Avvocatura, con il sostegno delle Istituzioni, Ordini e Associazioni forensi, Nicola Marino, presidente OUA, spiega le ragioni della protesta, volta all’ottenimento e alla promozione di una maggiore tutela dei diritti dei cittadini e del rispetto della Costituzione. Allarme rosso giustizia! La giurisdizione italiana è in emergenza perenne e questa è la piaga principale del Paese. La democrazia parlamentare è malata da troppo tempo, vittima dell’abuso di decreti legge e di un mediocre ed insufficiente dialogo con la società. Si comprende facilmente l’urgenza di riforme e le parole chiave sono essenzialmente due efficienza e modernità, in un’ottica di confronto con chi opera in prima linea nei tribunali. E allora, da domani incrociamo le braccia fino a giovedì , anche per dire basta ai provvedimenti parziali partoriti dai dirigenti di qualche ministero .