Consiglio dei Ministri: passi avanti per l’attuazione della riforma Madia

Oggi a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri al vaglio, oltre ai compensi degli amministratori giudiziari e alla ratifica di accordi internazionali, il prosieguo dell’attuazione della riforma Madia.

Si è tenuta oggi a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri. Oggetto della riunione, tra le varie tematiche, i compensi degli amministratori giudiziari, la ratifica di accordi internazionali e il prosieguo dell’attuazione della riforma Madia. All’esame il compenso degli amministratori giudiziari. Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva uno schema di decreto presidenziale che dà attuazione all’articolo 8 d.lgs. numero 14/2010. Il decreto stabilisce le modalità di calcolo e di liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari dei beni sottoposti a misure reali di prevenzione. Il provvedimento, precisano da Palazzo Chigi era atteso da tempo per assicurare l’uniformità, l’economicità e la trasparenza delle prassi giudiziarie e, nel contempo, l’efficace gestione dei patrimoni illeciti destinati alla confisca e alla successiva destinazione sociale. Ratificati cinque accordi internazionali. Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato cinque disegni di legge relativi alla ratifica ed esecuzione di accordi internazionali relativi alla cooperazione nel settore della difesa e della lotta alla criminalità. Esame preliminare per il decreto attuativo della riforma Madia. Il Consiglio dei ministri, infine, ha approvato - in esame preliminare al fine di acquisite i pareri prescritti -, uno schema di decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento di disciplina delle funzioni del dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni. Nello specifico il regolamento anticipa alcune misure che saranno oggetto dell’esercizio della delega in attuazione della legge di riforma delle amministrazioni pubbliche. Il provvedimento disciplina in particolare «per le amministrazioni la possibilità di semplificare il ciclo della performance e per il cittadino la garanzia di una valutazione più indipendente e affida al Dipartimento della Funzione Pubblica un ruolo di coordinamento, chiarendo il quadro delle competenze sulla misurazione e valutazione della performance».