Controllo sulle casse di previdenza da parte della Corte dei Conti

«Abbiamo superato lo stress test, imposto dalla legge Fornero, con la sostenibilità a 50 anni è solo l’ultimo dei riscontri, unitamente al periodico monitoraggio della spesa previdenziale, che consentono alla Cassa di dare ampie assicurazioni ai liberi professionisti sul futuro delle loro pensioni». Così ha chiosato, lo scorso 22 settembre, sull’agenzia Adnkronos il Presidente della Cassa dei Geometri italiani.

Il problema non è di poco momento. In forza del testo unico delle leggi sulla Corte dei Conti, approvato con regio decreto numero 1214/1934, della legge numero 259/1958, dell’articolo 3, comma 5, d.lgs. numero 509/1994 le Casse dei professionisti sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti che confronta il risultato della gestione rappresentato dal bilancio d’esercizio con il bilancio tecnico presentato dalle varie Casse. Sarebbe opportuno che la Corte dei Conti esaminasse anche i dati che vengono proiettati nel bilancio tecnico. Com’è noto il bilancio tecnico ha come finalità la previsione dell’equilibrio tecnico – economico – finanziario di ogni Cassa di previdenza. Il bilancio tecnico si struttura in un conto economico previsionale e in uno stato patrimoniale. La tecnica per la formazione del bilancio tecnico si fonda su valori medi, sulla speranza matematica verso una simulazione stocastica probabilistica . Le grandezze osservate sono contributi, prestazioni pagate, proventi finanziari, spese generali, saldo previdenziale, saldo totale patrimonio. I rischi nella gestione della previdenza sono 3 - rischio economico – finanziario che attiene alla dinamica dei redditi, all’opzione qliquet sul PIL, opzione su inflazione - rischio demografico che attiene al rischio di longevità e ai coefficienti di trasformazione - rischio normativo. Le ipotesi economico – finanziarie considerate nel bilancio tecnico sono il tasso annuo di inflazione, il tasso annuo di interesse per la remunerazione del patrimonio, il tasso annuo reale di crescita dei redditi e il tasso annuo di variazione del PIL. Nella redazione dei bilanci tecnici le Casse di previdenza dei professionisti hanno operato utilizzando i parametri di inflazione e di PIL stabiliti nella conferenza dei servizi ministeriale del giugno 2012 per gli anni 2016 – 2061, dati che sono molto diversi rispetto a quelli reali. Le linee guida stabilite dal Consiglio Nazionale degli Attuari prevedono la sottoposizione dei bilanci tecnici che proiettano dati attesi e non reali ad un stress test con i dati reali per valutare la loro corrispondenza e tenuta. Giova, infatti, ricordare che tutte le valutazioni dei bilanci tecnici, riferendosi a periodi di tempo così lunghi, producono risultati da interpretarsi con estrema cautela, poiché l’andamento demografico ed economico della gestione si manifesterà nella misura descritta se e solo se le ipotesi demografiche e finanziarie poste a base delle elaborazioni troveranno integrale conferma nella realtà perché, scostamenti anche di modesta entità rispetto alle ipotesi fatte, possono produrre forti differenze sui risultati. Lo sviluppo del bilancio tecnico richiede la formulazione di ipotesi di medio/lungo termine coerenti con gli scenari demografici, finanziari ed economici, non condizionate dalle situazioni “contingenti”, ma ragionevoli e supportabili nel lungo periodo. Serve un monitoraggio costante. È poi assolutamente necessario un costante monitoraggio per verificare se le ipotesi formulate tengono nel tempo, avvalendosi di analisi di sensitività, di stress test e di asset liability management. L’analisi di sensitività fornisce un supplemento informativo importante nell’ambito della valutazione delle prospettive di medio-lungo periodo degli equilibri finanziari dei sistemi pensionistici e socio-sanitari. Essa, infatti, consente di quantificare il grado di “dipendenza” dei risultati della previsione dalle ipotesi di scenario. Tale aspetto appare rilevante soprattutto in considerazione del margine di incertezza che necessariamente accompagna la specificazione delle variabili del quadro demografico e macroeconomico analisi della Ragioneria dello Stato Italiano nel report le tendenze di medio lungo periodo dei sistemi pensionistici e socio sanitari . Se questo è vero, ed è vero, la Corte dei Conti nell’ambito del suo controllo non dovrebbe limitarsi al mero confronto tra il dato reale desumibile dal bilancio d’esercizio e il dato supposto, desumibile dal bilancio tecnico, ma verificare se il dato supposto nel bilancio tecnico sia conforme a quello reale. Tale accertamento non è di poco momento ma è l’unico in grado di garantire gli iscritti sulla tenuta del sistema nel lungo periodo.