Nuovi parametri forensi: compensi trasparenti, equi e… lievitati

Compensi più che raddoppiati per gli avvocati con i nuovi parametri forensi differenza evidente, infatti, se si confrontano i valori del d.m. 140/2012 con quelli contenuti nelle tabelle del regolamento appena emanato, in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e considerando il raffronto esplicativo pubblicato dal Consiglio Nazionale Forense in relazione a una causa di valore pari a 15 mila euro.

Differenza evidente. La differenza è più che evidente se si confrontano i valori del d.m. 140/2012 con quelli contenuti nelle tabelle del regolamento appena emanato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando e in fase di pubblicazione in Gazzetta ufficiale si deduce facilmente che i compensi professionali, grazie ai nuovi parametri forensi, sono più che raddoppiati. Raffronto esemplificativo sul sito del CNF. Un ulteriore conferma arriva dal sito del CNF, dove è possibile reperire un raffronto esemplificativo, prendendo in considerazione un giudizio ordinario e sommario di cognizione, per una causa di valore pari a 15 mila euro. Un esempio concreto andando per fasi processuali. Andando per fasi processuali, si parte da quella di studio della controversia, liquidata, in base ai nuovi parametri con un compenso superiore del 59,1% rispetto al vecchio decreto. Per la fase introduttiva, si passa da 300 a 740 euro, con un aumento del 146,7%. La fase istruttoria sale da 550 a 1600 euro, mentre quella decisionale passa da 700 a 1620 euro. In totale, la maggiorazione è del 130,2%, pari a 4835 euro rispetto ai 2100 euro, dovuti in base al vecchio d.m. 140/2012. Qualità ed efficacia della prestazione professionale. Sulla questione si è espresso anche il Consiglio di Stato che, nel parere numero 4514 dell’11 novembre 2013, ha sottolineato la conformità del regolamento «alle finalità di garanzia della indipendenza e dell’autonomia degli avvocati , nonché di cura della qualità ed efficacia della prestazione professionale», attraverso la «definizione di un sistema di costi prevedibili, proporzionati alla tipologia di giudizio e relativamente bassi ma comunque remunerativi»