Elenco assaggiatori oli: niente tassa sulle concessioni governative

Non è dovuta la tassa sulle concessioni governative per le iscrizioni negli elenchi dei tecnici ed esperti degli oli d’oliva. Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate nella Risoluzione 18 febbraio 2014, numero 22/E, rispondendo a un quesito posto, a mezzo interpello, dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Non è dovuta la tassa sulle concessioni governative per le iscrizioni negli elenchi dei tecnici ed esperti degli oli d’oliva. Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate nella Risoluzione del 18 febbraio 2014,numero 22/E, rispondendo a un quesito posto, a mezzo interpello, dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Il Ministero, in particolare, aveva chiesto all'Amministrazione finanziaria delucidazioni circa l'applicabilità o meno all'elenco citato dell’articolo 22 della tariffa annessa al D.P.R. numero 641/1972, recante la «disciplina delle tasse sulle concessioni governative». Nella ricostruzione del quadro normativo di riferimento dell'oggetto dell'interpello, l'Agenzia ha ricordato che l'albo nazionale degli «assaggiatori degli oli di oliva vergini ed extravergini a denominazione di origine controllata», istituito con il d.m. 23 giugno 1992, è stato soppresso e sostituito da un «elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli d’oliva vergini ed extravergini» con la Legge numero 313/1998. Successivamente, con d.m. 28 febbraio 2012, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha definito, tra l’altro, i «criteri e modalità per l’iscrizione nell’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini”, stabilendo, all’articolo 4, i requisiti da possedere per ottenere detta iscrizione. Tassa sulle concessioni governative? L'Agenzia, richiamando il punto 8 dell'articolo 22 della tariffa allegata al d.p.r. numero 641/1972, spiega che dalla ricostruzione del quadro normativo di riferimento deriva che l’iscrizione in albi, elenchi o registri che risulti abilitante all’esercizio delle attività industriali o commerciali e di professioni, arti o mestieri, sconta la tassa sulle concessioni governative, nella misura di euro 168,00. Tuttavia, con nota numero 56860 del 5 novembre 2013, proprio il Ministero delle Politiche agricole aveva chiarito che l’iscrizione negli elenchi in esame «non abilita allo svolgimento dell’attività professionale e non può ritenersi riguardante l’esercizio di attività industriali o commerciali e di professioni, arti o mestieri, anche alla luce dei medesimi compiti svolti da dipendenti dell’ICQRF e delle Dogane, che esplicano attività inerenti alle proprie mansioni non aventi nulla a che fare con l’esercizio della professione». L'Agenzia conclude, dunque, che, anche alla luce del parere reso da codesto Ministero, «si ritiene che in relazione a dette iscrizioni non trovi applicazione la previsione normativa di cui al citato articolo 22, punto 8, della tariffa allegata al d.p.r. numero 641/1972». fonte www.fiscopiu.it

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