Pubblicata sul sito istituzionale del Garante per la Privacy la nuova guida, che aggiorna quella del 2009, sulle problematiche dei social network e sulle precauzioni da prendere. Oltre alla solita grande attenzione ai soggetti più vulnerabili, come minori e famiglie, vengono forniti numerosi accorgimenti anche per i professionisti, che spesso si ritrovano a gestire un doppio profilo, personale e professionale.
La nuova guida è arrivata. I social network sono strumenti importanti e pericolosi. Da molto tempo, si ribadisce l’allarme nei confronti di determinate potenziali vittime, come i minori. Tuttavia, nella nuova guida, che sostituisce quella del 2009, il Garante per la Privacy ha deciso di dettare delle regole anche per i professionisti, alle prese sia con i propri profili personali che con quelli dell’attività. Le precauzioni. Innanzitutto, i consigli tecnici riguardano il continuo aggiornamento dell’antivirus del proprio smartphone, il cambio di login e password utilizzati nei diversi siti web, per la posta elettronica e la gestione del conto corrente bancario. Saranno necessarie, poi, delle informazioni approfondite sui gestori dei social network e sulle garanzie offerte rispetto al trattamento dei dati personali. A tal proposito, una precauzione importante è quella di assicurarsi di poter recedere dal servizio e di potersi cancellare da esso, non soltanto di disattivare il proprio profilo. In questo secondo caso, infatti, i dati messi online rischiano di rimanere conservati nei server. L’intervento esterno. Chiunque noti comportamenti anomali o fastidiosi sui social network dovrà attivarsi e chiedere l’intervento del gestore contro eventuali abusi o interventi inappropriati. Nell’ipotesi, poi, di violazioni, ci si dovrà rivolgere direttamente al Garante e alle altre autorità competenti. Fondamentale per la protezione dei dati personali è il controllo delle impostazioni riguardanti i livelli di privacy del proprio profilo e la verifica dei diritti di accesso concessi alle applicazioni installate su smartphone o tablet. Natura professionale. I professionisti sono poi invitati a verificare, da una parte, la corrispondenza al proprio target professionale del gruppo di persone abilitate ad interagire e, dall’altra, se i gruppi a cui ci si iscrive possano avere effetti negativi sul proprio lavoro. A tal proposito, il suggerimento, che in vari codici deontologici diventa obbligo, è di tenere separati profili professionali e personali. Niente è gratis. Infine, il Garante mette in guardia dalla gratuità dei social network che, per finanziarsi, vendono pubblicità che devono essere il più mirate possibile. Per far ciò, vengono analizzati i profili degli utenti, a cui potranno poi vendere offerte commerciali specifiche. Il servizio, quindi, non viene pagato in denaro, ma con i propri dati personali.