Ennesimo appello dell’OUA al Ministro della Giustizia: «approvi il decreto correttivo!»

Con un comunicato stampa del 10 aprile 2013, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura italiana ha reso noti i risultati della riunione del 5 aprile 2013, con cui ha invitato il CNF a fornire espressamente parere favorevole all’emanazione del decreto correttivo dei parametri previsti dal DM numero 140/2012, minacciando di proclamare lo stato di agitazione della categoria. L’OUA ha poi espresso un parere in ordine al regolamento sui parametri predisposto dal CNF, come previsto dalla legge di riforma forense, ma non ancora emanato.

Il decreto correttivo è pronto. Il Ministero della Giustizia ha già da tempo predisposto il decreto correttivo al DM numero 140/2012, con cui vengono rideterminati i parametri forensi, in base ad un tavolo di lavoro cui ha partecipato anche l’OUA, lo scorso novembre, le cui proposte sono state in parte accolte. Lo stop dopo la riforma forense dubbi di competenze. Riepilogando la situazione, l’OUA ha ricordato che «pur essendo l’iter procedimentale del decreto correttivo avviato da tempo essendo già stato espresso il parere del Consiglio di Stato ed inoltrato il decreto alla Corte dei Conti ai fini della registrazione , la sua emanazione ha subito un brusco stop, dopo l’approvazione della riforma della Legge Professionale, avendo la legge numero 247/2012 attribuito al CNF il compito di proporre al Ministro un regolamento sui parametri, con il procedimento di cui agli articolo 13, comma 6 e 1, comma 3». Le correzioni sono ancora esercitabili, ma ci vuole un parere del CNF. L’OUA ritiene che nelle more dell’approvazione del regolamento da parte del CNF, il Ministro delle Giustizia abbia la potestà di procedere alla correzione del decreto sui parametri anche senza il preventivo parere del CNF. Tale rifiuto non avrebbe «un serio fondamento giuridico», ma sarebbe determinato da «valutazioni di bon ton istituzionale». Allo stesso tempo il CNF, pur essendo d’accordo con l’OUA, non ha espresso alcun parere favorevole. Ecco che quindi l’Organismo Unitario chiede al Consiglio Nazionale di provvedere in tal senso. Il regolamento del CNF è lontano, è necessario emanare il decreto correttivo. Questo iter deve essere concluso al più presto, poiché il regolamento del CNF è ben lontano dall’approvazione definitiva, visto che dovrebbe prima essere esaminato dalle Commissioni Giustizia di Camere e Senato, ad oggi ancora non formalmente costituite. Quindi l’OUA esorta «ad esercitare un’azione congiunta con le associazioni forensi maggiormente rappresentative che hanno preso parte al tavolo ministeriale, al fine di ottenere una nuova convocazione del tavolo medesimo, in cui invitare il Ministro a provvedere senza ulteriori indugi all’approvazione del decreto correttivo del DM numero 140/2012», che «appare fortemente migliorativo ed in grado di aumentare significativamente le liquidazioni giudiziali». Nonostante veda come non prossima l’approvazione del regolamento del CNF, l’OUA presenta 11 importanti proposte di modifica, segnalando alcune anomalie del testo. Una protesta diffusa su tanti temi. Nel frattempo l’OUA dà mandato alla propria giunta di «proclamare lo stato di agitazione della categoria con espressa autorizzazione a valutare l’indizione di astensione in concomitanza di analoghe decisioni in materia di geografia giudiziaria e di eventuale approvazione del d.P.R. sul risarcimento dei danni per incidenti stradali o per malasanità».

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