La Camera dei deputati, con 277 sì e 92 no, ha approvato in maniera definitiva il decreto legge sul piano casa, nella versione modificata dal Senato. Numerosi incentivi ed agevolazioni fiscali, tra cui il taglio della cedolare secca ed il bonus mobili. Stretta sull’occupazione abusiva, vendita degli alloggi pubblici e deroghe sui contratti per Expo. Questo ed altro nel testo diventato legge.
Voto finale. Dopo il voto di fiducia chiesto ieri sera dal Governo, oggi la Camera dei deputati, con 277 sì e 92 no, ha approvato definitivamente il Piano Casa, come uscito nei giorni scorsi dal Senato. Il provvedimento contiene le «misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per l’Expo 2015». Sconti. Numerose le misure introdotte. È previsto il taglio della cedolare secca al 10% in caso di contratto di locazione a canone concordato per gli anni dal 2014 al 2017. Questo beneficio viene previsto ora non soltanto per i comuni ad alta tensione abitativa, ma anche per quelli che sono stati colpiti da calamità naturali un decreto ministeriale provvederà ad ampliare l’elenco dei comuni che potranno usufruire della tassazione ridotta . Ulteriori sconti fiscali sono previsti per le società proprietarie di immobili destinati ad alloggi sociali, le quali potranno offrire, così, dei nuovi contratti di affitto con riscatto a condizioni agevolate. Inoltre, vengono ampliati i fondi a sostegno delle morosità incolpevoli, per limitare i casi di sfratto per morosità. Bonus mobili. Viene cancellato il vincolo legato all’importo dei lavori effettuati per il bonus mobili. Di conseguenza, sarà possibile acquistare per un importo fino a 10.000 euro per immobile, senza dover considerare la somma spesa per i lavori di ristrutturazione. Giro di vite. La lotta alle occupazioni abusive si fa più serrata. Da ora in poi, saranno vietati gli allacci delle utenze a chi occupi abusivamente un alloggio. Inoltre, i fornitori dovranno verificare se il richiedente abbia diritto all’allaccio, prima di garantire il servizio, con l’ulteriore conseguenza della nullità dei contratti, in cui non sia possibile ottenere la documentazione che dimostri il possesso dell’appartamento o l’esistenza di un contratto regolare. Altra sanzione per chi occupi abusivamente sarà l’esclusione, per 5 anni, di accedere alle liste per l’assegnazione delle case popolari. Soldi nelle casse pubbliche. Gli alloggi pubblici sono in vendita. Sono compresi sia quelli posseduti direttamente dai comuni, sia quelli degli enti di edilizia residenziale pubblica, oltre ai condomini, in cui la proprietà pubblica sia al 50%. Obiettivo di tali misure è quello di ottenere fondi per gestire il patrimonio immobiliare che resta, il quale dovrà essere riqualificato per rendere disponibili gli alloggi attualmente degradati. Per far ciò, si punta su un piano di recupero piuttosto che su nuove costruzioni. Capitolo Expo. Infine, il provvedimento si occupa dell’Expo, argomento scottante delle ultime settimane. Da una parte, sono stati assegnati 25 milioni di euro per il Comune di Milano. Dall’altra, sono state introdotte delle deroghe a quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici per quanto riguarda la possibilità di stipulare dei contratti di sponsorizzazione e concessione di servizi.