Il Garante privacy, lo scorso 6 marzo, ha avallato lo schema di regolamento che definisce le modalità di funzionamento della Banca nazionale unica della documentazione antimafia. L'archivio consentirà di semplificare il sistema di rilascio dell’attestazione sulle imprese alle stazioni appaltanti e agli altri soggetti legittimati ad acquisirle.
Procedura più semplice per il rilascio della documentazione sulle imprese. Ok del Garante privacy allo schema di regolamento che definisce le modalità di funzionamento e collegamento della Banca nazionale unica della documentazione antimafia con il Ced interforze del dipartimento della pubblica sicurezza ed altre banche dati ben specificate l'archivio consentirà di semplificare il sistema di rilascio della documentazione antimafia sulle imprese c.d. “comunicazioni” e “informazioni” antimafia alle stazioni appaltanti e agli altri soggetti legittimati ad acquisirle pubbliche amministrazioni, camere di commercio, ordini professionali ecc. . I profili necessari per la salvaguardia dei dati. Per evidenti ragioni di applicazione della privacy, i dati registrati potranno essere trattati elettronicamente solo attraverso terminali attivati presso le Prefetture od altri soggetti legittimati all'accesso. Considerata la delicatezza e la mole dei dati, per interrogare la banca dati occorrerà utilizzare credenziali di autenticazione in base a specifici profili di autorizzazione. Tutte le informazioni saranno sottoposte a cifratura e verrà conservata la registrazione degli accessi. Il parere dell'Autorità, ricorda il Garante, è reso al Ministero dell'interno su una versione dello schema che tiene conto degli approfondimenti e delle indicazioni inerenti, in particolare, le finalità del trattamento dei dati, la specificazione delle banche dati collegate, una maggiore selettività degli accessi, l'obbligo di cancellazione dei dati alla scadenza dei termini di conservazione e l'aggiornamento da parte dell'impresa delle informazioni ad essa riferite presenti nella banca dati.