E’ stato firmato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, insieme ai Ministri dell’Economia e del Lavoro, un decreto che favorisce le imprese che assumono lavoratori detenuti per un periodo non inferiore a 30 giorni. Oltre 30 i milioni di euro previsti per il 2013 ed il 2014, sotto forma di sgravi fiscali e contributivi.
Arrivano gli sconti. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato, di concerto con i Ministri dell’Economia e del Lavoro, un decreto che stanzia oltre 30 milioni di euro, sotto forma di sgravi fiscali e contributivi, a favore delle imprese che assumono dei lavoratori detenuti per un periodo non inferiore a 30 giorni. La somma è stata ripartita in 20 milioni per il 2013 e 10 per il 2014. Tutti i numeri. Ogni impresa godrà di un contributo d’imposta mensile per ogni detenuto e internato assunto, corrispondente a 700 euro per il 2013 e a 520 per il 2014, mentre per i lavoratori semiliberi gli sgravi previsti sono di 350 euro per il 2013 e di 300 per il 2014. Anche le imprese che svolgono attività di formazione a detenuti o internati, finalizzata alla loro immediata assunzione o all’impiego professionale in attività lavorative gestite dall’Amministrazione penitenziaria, godranno degli stessi sgravi fiscali, per uno stanziamento di 12 milioni di euro per il 2013 e 6 milioni per il 2014. Per quanto riguarda gli sgravi contributivi, le aliquote complessive dovute per la retribuzione corrisposta a lavoratori detenuti vengono ora ridotte nella misura del 95% fino all’adozione di un nuovo decreto ministeriale, per uno stanziamento di circa 8 milioni di euro per il 2013 e di 4 per il 2014. Finalità rieducativa. Soddisfatto il Ministro Orlando, secondo cui il provvedimento si inserisce in un percorso di riavvicinamento alla finalità rieducativa della pena ed al reinserimento del detenuto «nel tessuto sociale ed economico-produttivo». «I detenuti che in carcere non svolgono alcuna attività hanno nel momento del loro ritorno nella società un altissimo tasso di recidiva la media scende invece drasticamente per chi ha seguito percorsi iniziati all’interno del carcere e proseguiti all’esterno». Perciò, a giudizio di Orlando, a migliorare sarà anche la sicurezza dei cittadini.