Con un voto segreto, conclusosi 187 a 180, la Camera dei Deputati ha approvato a sorpresa un emendamento proposto dalla Lega Nord che punta ad inasprire le pene in caso di responsabilità civile dei magistrati, nonostante il parere contrario del Governo. Il PD punta ora a ricompattare la maggioranza nel passaggio della norma al Senato.
Voto con sorpresa. Alla Camera dei Deputati, un voto a scrutinio segreto sulla legge comunitaria relativa alla responsabilità civile dei giudici ha mandato al tappeto la maggioranza. Il deputato della Lega Nord Gianluca Pini ha, infatti, presentato un emendamento di inasprimento delle pene nei confronti dei magistrati, su cui sia il Governo che il relatore avevano dato parere contrario. Cosa dice l’emendamento. L’emendamento stabilisce che «chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale. Costituisce dolo il carattere intenzionale della violazione del diritto». Fuoco incrociato. 187 a 180 il risultato della votazione, che sta già avendo delle ripercussioni politiche. Forza Italia e Lega Nord mostrano tutta la loro soddisfazione per la prima approvazione di una norma, che hanno “spinto” per anni. Dall’altra parte, invece, il Partito Democratico, con il suo capogruppo Roberto Speranza, minimizza l’accaduto, affermando che già al Senato si cercherà di cambiare la legge, in modo da ricompattare la maggioranza. Tuttavia, non viene risparmiata una stilettata al Movimento 5 Stelle, che, astenendosi, ha permesso al centrodestra «un vero e proprio colpo di mano». I grillini, al contrario, hanno ribattuto che, con la loro decisione, hanno mostrato l’ipocrisia del PD, accusando molti parlamentari democratici di aver votato segretamente a favore dell’emendamento. Le reazioni delle toghe. Durissimo il commento dell’Associazione Nazionale Magistrati, che, tramite il suo Presidente Rodolfo Sabelli, ha definito il voto «un segnale molto grave», che ha permesso di dare vita ad una norma clamorosa «con evidenti profili di incostituzionalità», approvata, poi, proprio in un momento storico in cui «la magistratura è impegnata nel contrasto alla corruzione, come dimostrano le cronache recenti». Il Presidente dell’ANM chiude, poi, con un amaro augurio «Voglio ben sperare che il Senato non approvi la norma ma già è un segnale molto grave che, proprio in questo momento di impegno particolare nelle inchieste contro la corruzione, la Camera abbia approvato una norma che costituisce un indebolimento dell’azione giudiziaria».