Proroga fino al 2018 per i tribunali abruzzesi, per l’OUA la reazione dell’ANM è ingiustificata

L’approvazione di un emendamento al decreto Milleproroghe che consente una necessaria proroga per la prevista riorganizzazione chiusura e accorpamenti dei tribunali abruzzesi ha provocato, secondo l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, una ingiustificata reazione corporativa da parte della locale sezione dell'Anm .

Si tratta di un assurdo per il presidente OUA Nicola Marino, che i giudizi protestino per non essere stati consultati , anziché prendere atto delle gravi disfunzioni per i cittadini . Le vere ragioni di disagio – secondo quanto affermato dal presidente – sono dell’avvocatura. Prima tra tutte le proroghe dovrebbero interessare tutto il Paese, visto i danni derivanti da un'irrazionale revisione della geografia giudiziaria. Eppure si va avanti, come se nulla fosse. Forza, forse, delle richieste particolari proprio di una parte della magistratura. Altro che difesa dei localismi, dei campanilismi . Proroga prevista al 2018 nel decreto Milleproroghe per i tribunali abruzzesi. Anche Marcello Luparella, coordinatore della Commissione Geografia giudiziaria dell’OUA, ritiene che sia incredibile che l’ANM Abruzzo si dica ‘sconcertata’ e ‘sbigottita’ per lo spostamento al 2018 dell’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria per i Tribunali abruzzesi . Si tratta – aggiunge - di una presa di posizione poco rispettosa dei cittadini abruzzesi e che non tiene in nessun conto l’oggettiva impossibilità di approntare le necessarie strutture per il settembre 2015. Il che dimostra come i magistrati considerino prioritarie le loro esigenze rispetto all’interesse pubblico .