Si torna fra i banchi di scuola: il Garante è per la trasparenza, ma attenzione alle violazioni

Inizia un nuovo anno scolastico, gli studenti tornano fra i banchi di scuola e, proprio in occasione della ripresa delle attività, il Garante privacy, lo scorso 11 settembre, ha ricordato alcuni principi stabiliti nei provvedimenti adottati in questi anni in materia di trasparenza in ambito scolastico, a tutela dei dati degli studenti e dei lavoratori che operano nel mondo dell'istruzione.

Il Garante per la protezione dei dati personali, lo scorso 11 settembre, si è detto favorevole alla trasparenza nelle scuole, l’importante è che non vengano pubblicati sul web i nomi degli studenti le cui famiglie sono in ritardo nel pagamento della retta per la mensa e, allo stesso modo, vieta la diffusione dei numeri di telefono e degli indirizzi di personale scolastico e studenti. Le graduatorie online contengono spesso dati personali non pertinenti. Questi chiarimenti si sono resi necessari a causa dei numerosi casi in cui istituti e pubbliche amministrazioni, per un'errata interpretazione della normativa sulla trasparenza o per semplice disattenzione, rendono accessibili informazioni che dovrebbero restare riservate, mettendo in questo modo a rischio la riservatezza e la dignità delle persone . La diffusione di alcuni dati può rendere i minori facile preda di malintenzionati. Contro gli illeciti compiuti nella pubblicazione online di graduatorie di vario tipo - le quali spesso contengono dati personali non pertinenti o eccedenti le finalità istituzionali perseguite il Garante è intervenuto più volte. L’esempio lampante sono le pubblicazioni online, da parte di alcuni Comuni, delle graduatorie di chi ha diritto ad usufruire del servizio di scuolabus, includendo tra le varie informazioni liberamente accessibili, non solo i dati identificativi dei bambini, ma anche l'indirizzo di residenza e il luogo preciso dove lo scuolabus li avrebbe fatti salire e scendere . Graduatorie di docenti e personale Ata l’illecita diffusione dei contatti personali incrementa il rischio di stalking o possibili furti di identità. Tra le violazioni più frequenti sottolinea l’Autorità ci sono anche le pubblicazioni sui siti Internet degli istituti delle graduatorie di docenti e personale amministrativo tecnico e ausiliario Ata per consentire a chi ambisce a incarichi e supplenze di conoscere la propria posizione e punteggio. Tali liste, giustamente accessibili a tutti, tuttavia, non devono contenere i numeri di telefono e gli indirizzi privati dei candidati. Ritardo nei pagamenti della retta o del servizio mensa. Anche la pubblicazione sul sito della scuola del nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa è illecito, ricorda il Garante. Stesso discorso per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio perché appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Insomma, gli avvisi messi online devono avere carattere generale. Iscrizione a scuole e asili con molta attenzione. Infine, l’Autorità precisa che i moduli di iscrizione di bambini e studenti devono essere predisposti con cura dagli istituti scolastici e dagli asili nido e dai Comuni, non chiedendo informazioni personali eccedenti e non rilevanti. Particolare attenzione, ovviamente, deve essere posta sull'eventuale raccolta di dati sensibili, come quelli sulle condizioni di salute e sull'appartenenza etnica o religiosa.