Un monito, più che un auspicio, quello di Giorgio Santacroce nell’aula magna della Cassazione, il quale, inaugurando la “Giornata della giustizia tributaria”, ha sottolineato la necessità di «superare ogni situazione di predominanza della giustizia tributaria nei confronti del cittadino applicando anche in questo settore i principi del giusto processo» il primo presidente della Suprema Corte, nella sua prolusione, ha anche auspicato «la sollecita approvazione della delega fiscale» che dovrebbe risolvere i problemi «da tempo non più eludibili» che gli escamotage prodotti dall'abuso del diritto provocano tra chi si ispira ai principi della fedeltà fiscale e chi invece dà la precedenza alla libertà di impresa.
Anche in ambito fiscale devono vale i principi del giusto processo. «Occorre superare ogni situazione di predominanza della giustizia tributaria nei confronti del cittadino applicando anche in questo settore i principi del giusto processo» lo ha sottolineato il primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, inaugurando la “Giornata della giustizia tributaria” nell'aula magna della Cassazione alla presenza, tra gli altri, del viceministro dell'Economia, Luigi Casero, e del presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, Mario Cavallaro, di Giovanni Legnini, Daniele Capezzone e Mauro Marino. Sollecita approvazione della delega fiscale. Santacroce, nella sua prolusione, ha anche auspicato «la sollecita approvazione della delega fiscale» che dovrebbe risolvere i problemi «da tempo non più eludibili» che gli escamotage prodotti dall'abuso del diritto provocano tra chi si ispira ai principi della fedeltà fiscale e chi invece dà la precedenza alla libertà di impresa. I diritti del cittadino al primo posto. Fondamentale è un’evoluzione nel contenzioso fiscale che abbia l'obiettivo di «esaltare i diritti del cittadino improntando i comportamenti del giudice tributario alla regola dell'aurea trasparenza». In caso di abusi, Santacroce ha ricordato che sebbene in favore del contribuente ingiustamente tartassato non sia possibile applicare la tutela risarcitoria della legge Pinto è tuttavia possibile avanzare «la domanda risarcitoria in caso di pretesa contributiva temeraria». Gli ingredienti per un risultato perfetto. Lo stesso Presidente, infine, ha indicato nella valorizzazione della fase dell'accertamento, nella maggiore specializzazione dei giudici tributari, nel rafforzamento della disciplina della mediazione e nella composizione monocratica, la “ricetta per rinnovare la giustizia tributaria.