Studi di settore, 155 ammessi al regime premiale

Un nuovo provvedimento delle Entrate individua gli studi ammessi per il periodo d’imposta 2017 alla disciplina di favore introdotta dal d.l. numero 201/2011.

Il provvedimento numero 110050/2018 pubblicato lo scorso 1° giugno dall’Agenzia delle Entrate individua gli studi di settore ammessi, in relazione all’anno d’imposta 2017, alla disciplina di favore introdotta dal d.l. numero 201/2011, che prevede una serie di benefici per chi risulta in linea con le risultanze degli studi stessi, sia per ricavi o compensi sia in relazione a specifici indicatori di coerenza e normalità. In tutto sono 155 gli studi ammessi al regime premiale l’elenco si trova nell’Allegato numero 1 del Provvedimento . Il regime premiale. «Come già previsto per l’anno 2016 – si legge in una nota delle Entrate - il regime premiale si applicherà agli studi per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno 4 diverse tipologie tra efficienza e produttività del fattore lavoro efficienza e produttività del fattore capitale efficienza di gestione delle scorte redditività struttura. In alternativa, gli studi che consentiranno l’accesso a tale regime dovranno contenere indicatori riferibili ad almeno tre delle tipologie indicate sopra e, contemporaneamente, prevedere l’indicatore Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti». I contribuenti possono accedere al regime premiale se - la coerenza sussiste per tutti gli indicatori di coerenza e di normalità previsti dallo studio applicabile - nell’ipotesi in cui conseguono redditi di impresa e di lavoro autonomo, l’assoggettabilità al regime di accertamento basato sulle risultanze degli studi di settore sussiste per entrambe le categorie reddituali - la congruità e la coerenza sussistono per tutti gli studi di settore applicabili - hanno regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti. Nel caso in cui il contribuente interessato applichi due studi di settore, compreso il caso in cui si tratti del medesimo studio applicato sia per l’attività di impresa che per quella di lavoro autonomo, per accedere al regime premiale è necessario che entrambi gli studi siano presenti nell’Allegato 1 del nuovo Provvedimento. I benefici. Si ricorda che i benefici riconosciuti dal regime consistono in - esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi - riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento - possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un terzo quello dichiarato invece che di un quinto, come ordinariamente previsto . Fonte fiscopiu.it

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