E’ dei giorni scorsi la notizia dell’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura spagnola sulle presunte condotte illecite da parte di aspiranti avvocati che tentano di conseguire in Spagna l’abilitazione per esercitare anche in Italia. Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin, nel comunicato stampa di venerdì 21 settembre, ha stigmatizzato «chi lucra sul mercato dei titoli».
Indagini sull’abilitazione ottenuta in Spagna. Con un comunicato stampa del 21 settembre scorso, il Presidente del CNF ha confermato «il convincimento sempre manifestato dal Consiglio Nazionale Forense che la normativa comunitaria e quella dei singoli Stati debbano assicurare l’ingresso nell’Albo forense di professionisti in possesso delle attitudini e delle qualità tecniche e morali per l’esercizio della professione forense. Il Consiglio Nazionale Forense stigmatizza chi lucra su questo mercanteggiamento di titoli e seguirà con grande attenzione - analogamente al Ministero competente - la nuova indagine penale della magistratura spagnola, certo che i Consigli territoriali nell’ambito delle loro competenze verificheranno che il conseguimento del titolo da parte degli avvocati stabiliti, sia stato acquisito nel rispetto dei requisiti imperativi della legislazione di provenienza». Aggiunge infine Mascherin che «la doverosa libertà di stabilimento in nessun caso può legittimare condotte abusive in danno dei tanti giovani avvocati che acquisiscono il titolo professionale all’esito di un lungo ed impegnativo percorso di formazione giuridica e deontologica».