Figli legittimi e figli naturali? Non cambia nulla, sono «tutti figli e basta»

Approvato un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, al fine di eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi. Questo è il provvedimento più importante approvato durante il Consiglio dei Ministri n. 14, tenutosi il 12 luglio 2013 a Palazzo Chigi.

Tutti figli e basta . Venerdì 12 luglio 2013 si è tenuto il quattordicesimo Consiglio dei Ministri del Governo Letta, durante il quale, su proposta dello stesso Presidente del Consiglio, del Vicepresidente e Ministro dell’Interno, Angelino Alfano e dei Ministri della Giustizia, Annamaria Cancellieri, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini e del Viceministro con delega alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, è stato approvato un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione che modifica la normativa al fine di eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi. È lo stesso Enrico Letta a precisare che si toglie dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli da adesso in poi saranno tutti figli e basta . Nessun figlio legittimo e nessun figlio naturale. Il testo del decreto stabilisce l’introduzione del principio dell’unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l’eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli legittimi” e ai figli naturali” e la sostituzione degli stessi con quello di figlio” il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo con i genitori la sostituzione della notizia di potestà genitoriale” con quella di responsabilità genitoriale” la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato con previsione di norme di applicazione necessaria in attuazione del principio dell’unificazione dello stato di figlio . Tante le novità Ma non è tutto. Il Consiglio, nel recepire la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, ha deciso di limitare a 5 anni dalla nascita i termini per proporre l’azione di disconoscimento della paternità introdurre il diritto degli ascendenti di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni introdurre e disciplinare l’ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano portare a 10 anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità per i figli nati fuori dal matrimonio modificare la materia della successione prevedendo la soppressione del diritto di commutazione in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l’eredità dei figli naturali. Più di 740mila persone ogni anno muoiono a causa delle violenze armate. Il Consiglio dei Ministri si è poi occupato – approvandolo - del disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato sul commercio delle armi Arms trade treaty - ATT , adottato nel marzo 2013 dall’Assemblea Generale delle Nazioni unite e firmato a New York il 2 aprile 2013. Il commercio illecito e non regolamentato delle armi – si legge nel comunicato del Consiglio - ha conseguenze dirette, non solo sulla sicurezza delle Nazioni, ma soprattutto sul piano umanitario, sociale, ed economico . Il Consiglio dei Ministri, iniziato alle 10.55, ha avuto termine alle ore 11.45.