Esaminatori fai da te per limitare il rischio di corruzione

Per agevolare la rotazione degli incarichi nel rispetto della norma anti corruzione e smaltire l'arretrato degli uffici, d'ora in poi potranno essere abilitati allo svolgimento degli esami di teoria per il conseguimento della patente di guida tutti i funzionari della motorizzazione in possesso delle qualifiche culturali e professionali richieste dalla vecchia normativa.

In attesa dell'emanazione del nuovo decreto in materia di qualificazione iniziale degli esaminatori, il d.lgs. numero 59/2011 limita infatti solo l'attività dei soggetti preposti alla verifica delle prove pratiche. Lo ha chiarito il Ministero dei Trasporti con la circolare numero 14225 del 4 luglio 2017. Contrasto della corruzione. Con la riduzione degli organici e gli aumentati obblighi per il contrasto della corruzione introdotti dalla legge numero 190/2012, «il numero delle sedute d'esame programmabili dagli uffici, tenuto conto della disponibilità degli esaminatori, è largamente inferiore alla richiesta dell'utenza». Per tentare di smaltire l'arretrato e agevolare l'utenza, la motorizzazione ha individuato una soluzione efficace mirata a semplificare l'esame di teoria, svolto con procedure completamente informatizzate e quindi più protette. Nelle more dell'emanazione del nuovo decreto ministeriale in materia di qualificazione iniziale degli esaminatori, specifica la nota centrale, «si ritiene di poter consentire ai funzionari degli uffici motorizzazione civile non ancora abilitati a svolgere gli esami per il conseguimento delle patenti di guida, in possesso delle qualifiche culturali e professionali previste dalla tabella IV.1 del d.P.R. numero 495/1992, di svolgere le prove di valutazione delle cognizioni per il conseguimento delle patenti di guida». Questa soluzione non contrasta con il d.lgs. numero 59/2011 che fissa i criteri di abilitazione degli esaminatori preposti alle prove pratiche, conclude la circolare.

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