Studi e parametri 2018, arriva la circolare

La circolare numero 14/E, diramata lo scorso 6 luglio dall’Agenzia delle Entrate, fornisce chiarimenti in ordine all’applicazione degli studi di settore e dei parametri per il periodo d’imposta 2017.

Questo è quanto emerge dal testo della circolare. Le novità. La nuova prassi, che a ben vedere arriva dopo la scadenza del primo termine di versamento delle imposte, si sofferma sugli aspetti degli studi e dei parametri oggetto di novità. A cominciare dai correttivi “cassa”, vale a dire gli interventi correttivi agli studi di settore da applicare nei confronti delle imprese minori in contabilità semplificata che determinano il reddito secondo quanto previsto dall’articolo 66 T.U.I.R. Tali correttivi, spiegano dalle Entrate, operano unitamente alla nuova metodologia ad hoc – elaborata in relazione al solo periodo d’imposta 2017 - che prevede la partecipazione al calcolo delle stime del valore delle rimanenze finali di magazzino, in modo da garantire e recepire correttamente il passaggio dal regime contabile basato sul principio di “competenza” a quello “improntato alla cassa”. Come noto, infatti, la nuova formulazione del comma 1 del citato articolo 66 T.U.I.R. non reca più il rinvio agli articolo 92, 93 e 94 del Testo Unico. pertanto, non assumono più rilevanza, ai fini della determinazione del reddito delle imprese minori, le rimanenze finali e le esistenze iniziali di merci, lavori in corso su ordinazione di durata sia infrannuale che ultrannuale e titoli. «Tuttavia – si legge nella circolare - il modello di stima dei ricavi in base agli studi di settore si fonda sulla correlazione statistica di costi e ricavi ed è stato elaborato sulla base di dati contabili dichiarati per competenza ad esempio, una delle variabili più rilevanti per stimare i ricavi delle imprese che esercitano le attività del commercio è rappresentata dal “Costo del venduto”, al cui calcolo partecipano le esistenze iniziali e le rimanenze finali di magazzino». Infine, la circolare prende in analisi i correttivi anticrisi e le integrazioni agli studi di settore riguardanti l’aggiornamento, a partire dal periodo d’imposta 2017, delle analisi territoriali a livello comunale e provinciale, a seguito della istituzione, modifica e ridenominazione di alcuni Comuni, nonché l’introduzione del nuovo assetto degli enti territoriali regionali della Sardegna. Altri capitoli, invece, sono dedicati alle novità della modulistica, al regime premiale e alle comunicazioni di anomalia. Fonte fiscopiu.it

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