L'Unione Nazionale Consumatori ha dato conto del riscontro reso dall'Amministrazione in merito al pagamento del canone chi nel 2016 aveva dimenticato di indicare la presenza di un’altra utenza elettrica per l’addebito, potrà ancora presentare domanda per il rimborso del secondo canone pagato.
Con un comunicato stampa diffuso sul proprio sito, l’Unione Nazionale Consumatori riporta la risposta positiva ad un quesito posto all’Agenzia delle Entrate in merito al pagamento del canone RAI chi nel 2016 non aveva presentato la dichiarazione di addebito su altra utenza, ossia si era dimenticato di indicare la presenza di un’altra utenza elettrica per l’addebito, può ancora presentare domanda per il rimborso del secondo canone pagato. Richiesta di rimborso. In particolare, la richiesta di rimborso può essere presentata con codice 4, indicando come data inizio il 1 gennaio 2016, mentre non va compilato il campo data fine . In questo modo la domanda di rimborso equivale alla dichiarazione sostitutiva quadro B del 2016 e permette di ottenere la restituzione del secondo canone ingiustamente pagato. Altre novità. L’UNC evidenzia, poi, una serie di novità introdotte a cui prestare attenzione - mentre nel 2016 il Quadro B del modello di dichiarazione sostitutiva poteva essere presentato in qualunque momento dell’anno e aveva effetto dal 1 gennaio dell’anno di presentazione, nel 2017, può ancora essere presentato in qualunque momento dell’anno, ma ha effetto, ai fini della determinazione del canone dovuto, in base alla data indicata nel campo data inizio - compilando il quadro B, va inserita la data da cui decorre l’appartenenza alla stessa famiglia anagrafica dell’intestatario dell’utenza elettrica - la data inizio non può essere successiva alla data di sottoscrizione della dichiarazione sostitutiva - se la data da cui decorre il presupposto, ossia la data a partire dalla quale si rientra in famiglia, è precedente al 1 gennaio 2017, può essere indicata la data del 1 gennaio 2017. Per il 2016 quindi si può evitare di andare in Comune a chiedere il giorno esatto nel quale si è stati reinseriti nello stato di famiglia - in base alla data inserita nel quadro B della dichiarazione, questi sono i possibili effetti se i presupposti ricorrono dal 1 gennaio del 2017, il canone RAI non va pagato se i presupposti ricorrono dal 2 gennaio al 1 luglio 2017, è dovuto il primo semestre del canone, ossia 45,94 euro se i presupposti ricorrono da una data successiva al 1 luglio 2017, va pagato l’intero canone 2017 e la dichiarazione varrà solo per il canone 2018 se i presupposti ricorrono da una data antecedente al 1 gennaio 2017, può essere indicato, convenzionalmente, il 1 gennaio 2017 e non si deve pagare il canone RAI 2017. variazione dei presupposti. L’Unione Consumatori ricorda, infine, che, per la variazione dei presupposti è stato inserito un quadro nuovo, il C, che va compilato quando vengono meno i presupposti attestati in una precedente dichiarazione sostitutiva, ovvero è intervenuta una modifica rispetto a quanto dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Fonte www.fiscopiu.it