Inquadramento dei datori di lavoro, dall’INPS la procedura automatizzata

L’INPS, con Circolare numero 80/2014, spiega il nuovo sistema di inquadramento dei datori di lavoro automatizzato che è in grado di attribuire, in tempo reale, la matricola, il CSC Codice Statistico Contributivo e gli eventuali codici di autorizzazione che potrebbero avere effetto su tipologia e misura dei contributi dovuti.

Continua la verifica. La procedura automatizzata, nella maggioranza dei casi, consente la classificazione previdenziale dei datori di lavoro automaticamente al momento della presentazione della domanda, rendendo possibile il tempestivo assolvimento degli obblighi contributivi. Il nuovo sistema, però, non modifica le regole finora seguite, né tantomeno il potere/dovere di controllo dell’INPS. Tutte le iscrizioni effettuate mediante il sistema automatizzato di inquadramento saranno, quindi, sottoposte a verifica automatizzata per il riscontro di quanto dichiarato. Codifica ATECO 2007. Con il Regolamento CE numero 1893/2006 è stata adottata, a livello europeo, una nomenclatura unica delle attività economiche finalizzata ad assolvere all’esigenza di pervenire ad una classificazione di riferimento unica a livello mondiale, definita come tale anche in ambito ONU. A livello nazionale, detta nuova nomenclatura viene rappresentata dalla tabella ATECO 2007, utilizzata dalla Pubblica Amministrazione quale sistema comune di classificazione delle attività economiche. Conseguentemente, i datori di lavoro che inviano una domanda di iscrizione all’INPS hanno l’obbligo di comunicare il codice dell’attività economica esercitata in relazione alla posizione aziendale aperta per i dipendenti, desunto dalla tabella ATECO 2007 e riportato nel manuale allegato alla Circolare Allegato numero 1 . Struttura del manuale di classificazione. L’inquadramento attribuito dall’INPS, effettuato ex articolo 49, l. numero 88/1989, è codificato con il CSC composto da cinque cifre, dove •la prima cifra identifica il settore di attività •la seconda e terza cifra identificano la classe di attività nella quale opera il datore di lavoro es. tessile, edilizia, metalmeccanica, ecc. •la quarta e la quinta cifra identificano la categoria, ossia la famiglia delle attività di dettaglio esercitate nell’ambito della classe. Per ogni attività catalogata dall’ISTAT, nel manuale è stato riportato il CSC attribuito. Qualora, in relazione a specificità di interesse contributivo, sia necessario distinguere, all’interno di un CSC, alcune situazioni particolari, la posizione contributiva viene contraddistinta anche da un CA Codice di Autorizzazione . Se, quindi, all’interno del manuale, in corrispondenza di un’attività economica viene riportato oltre al CSC anche un CA, ciò significa che, ai fini di un corretto inquadramento, devono essere attribuiti entrambi. Obbligo di unicità della posizione contributiva aziendale. Nella Circolare in oggetto, l’INPS ribadisce che il principio dell’unicità della posizione contributiva aziendale non può considerarsi discrezionale ma deve intendersi come obbligatorio. Per consentire, tuttavia, un graduale adeguamento di tutti gli attori del sistema alle regole dell’unicità della posizione contributiva, viene previsto un periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2014, entro il quale datori di lavoro e/o intermediari dovranno registrare nella procedura Iscrizioni e Variazioni le Unità operative alle quali abbinare i lavoratori che attualmente fanno capo a matricole aziendali diverse e chiedere la chiusura delle posizioni contributive matricole secondarie. Viene, infine, allegato il manuale tecnico della procedura di Iscrizione e variazione aziende su web – Internet Allegato numero 2 . fonte www.fiscopiu.it

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