Domiciliari in pole position: così l’Italia inizia a riformare il sistema sanzionatorio

Il 2 aprile scorso l’aula di Montecitorio ha approvato definitivamente il testo unificato recante «Deleghe al Governo in materie di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili». Entra, così, in vigore dal 17 maggio prossimo la l. numero 67/2014, pubblicata in G.U. numero 100 del 2 maggio 2014 tra le principali novità la scelta prioritaria per i domiciliari per i delitti per i quali la condanna massima non superi i tre anni, l’introduzione della reclusione a fasce orarie, la trasformazione di una serie di reati in illeciti amministrativi e l’addio al reato di immigrazione clandestina.

In G.U. la legge sulle alternative al carcere. Approvato in via definitiva il 2 aprile scorso e pubblicato in G.U. numero 100 del 2 maggio, entra in vigore il testo unificato recante «Deleghe al Governo in materie di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili» l. numero 67/2014 332 voti favorevoli, 104 contrari. Priorità assoluta ai domiciliari. Dal 17 maggio prossimo, quindi, il principale sistema di espiazione della pena saranno i domiciliari da scontare presso l’abitazione o in strutture di cura e accoglienza. La misura in questione verrà applicata automaticamente per tutti i delitti la cui condanna massima non superi i 3 anni. Se, invece, la pena massima è di 5 anni, sarà il magistrato a decidere, in considerazione della gravità di quanto compiuto nonché della capacità di delinquere della persona. La detenzione fuori del carcere potrà essere continuativa o potrà svolgersi saltuariamente durante la settimana o per fasce orarie. Pugno duro, invece, per criminali abituali, professionali o per tendenza, per chi non ha un domicilio idoneo o agisce in modo incompatibile. Declassati molti reati. Declassati, inoltre, molti reati in illeciti amministrativi ad esempio, atti osceni in luogo pubblico si tratta delle infrazioni ora punite con la sola multa o ammenda e di altre specifiche fattispecie in materia fiscale. Per delitti con reclusione fino a 4 anni o con sanzione pecuniaria, l’imputato potrà chiedere la sospensione del processo, essere affidato ai servizi sociali o effettuare lavori di pubblica utilità con possibile sospensione del reato nel caso in cui l’esito sia positivo. Reato di clandestinità addio! Superato il reato di clandestinità – introdotto dal d.lgs. numero 94/2009 – che viene, così depenalizzato, mentre le manette continuano a scattare per gli immigrati che rientrano in Italia dopo essere già stati espulsi. Tanti saluti alla contumacia. Cade anche l’istituto della contumacia in caso di irreperibilità il giudice potrà congelare il dibattimento e acquisire prove non rinviabili.