Processi civili: anche per l’OUA l’Italia è finita in serie B

Dopo la pubblicazione del rapporto europeo, che ha visto ulteriormente aggravarsi i dati relativi al processo civile italiano, arrivano le prime reazioni. Il Presidente dell’OUA, Nicola Marino, denuncia le troppe riforme da spot della giustizia, intervenute negli ultimi anni, e chiede al Ministro della Giustizia Orlando di convocare urgentemente il tavolo sul processo civile, di cui avevano già parlato durante il loro primo incontro.

Numeri impietosi. La pubblicazione del rapporto del Cepej, la Commissione Europea per l’efficienza della giustizia nel Consiglio d’Europa, in cui l’Italia ha confermato, una volta di più, di essere tra gli Stati peggiori per quanto riguarda l’efficienza della giustizia civile, non ha, decisamente, lasciato indifferenti. E le reazioni non si sono fatte attendere. Le prime reazioni. Nicola Marino, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, ha commentato, tramite un comunicato stampa, i dati, che vedono l’Italia all’ultimo posto per numero di processi civili pendenti e penultimo dietro soltanto a Malta per la durata dei processi. Riforme inutili. A suo parere, il rapporto europeo conferma quanto denunciato, già più volte in questi anni, dall’OUA. Le troppe, piccole, riforme della giustizia, «riforme spot», sono servite soltanto ad ottenere dei titoli sui giornali. Questi numeri, peggiorati ancora di più rispetto al 2010 600 giorni di durata di un processo di primo grado rispetto ai precedenti 500 , non permettono di lamentarsi o di contestare. «Maglia nera. Senza appello» è stato il suo breve, ma chiaro giudizio. Il rapporto arriva alla vigilia delle due giornate di astensione, proclamate dall’OUA, del 20 e 21 marzo e degli Stati Generali dell’Avvocatura a Roma sempre il 20 marzo . Incontro immediato. Paradossalmente, continuano, invece, ad aumentare i costi per accedere ad una giustizia, che peggiora sempre di più. Marino coglie, quindi, la palla al balzo per ribadire, nuovamente, al Ministro della Giustizia Andrea Orlando la necessità assoluta di convocare urgentemente il tavolo sul processo civile, di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane. Le risposte da dare sono tante ed urgenti e l’OUA non vuole tirarsi indietro.