Nella newsletter del 21 giugno 2018 il Garante Privacy ha reso note alcune decisioni in merito al divieto dei c.d. pop up con il consenso incorporato ed in relazione al telemarketing indesiderato di Wind Tre. Inoltre nella newsletter l’Autorità ha dato il via libera al progetto sperimentale delle body cam sui treni per una società di trasporto pubblico, con alcune cautele.
Stop al pop up con il consenso informato. Nella newsletter numero 442/18 del 21 giugno il Garante per la protezione dei dati personali rende noto il provvedimento con il quale è stato vietato ad una società che offre servizi di comparazione sul proprio sito web mutui, assicurazioni, luce, gas, telefonia «il trattamento, per finalità di marketing e di vendita ad altre aziende, dei dati raccolti attraverso un pop up senza il necessario consenso degli utenti». Il Garante è intervenuto a seguito di alcune segnalazioni degli utenti riguardanti comunicazioni promozionali indesiderate ricevute tramite email o telefonate. Dagli accertamenti dell’Autorità emergeva che «il pop up non permetteva l’accesso ai servizi offerti se l’utente non accettava, con un unico consenso, il trattamento dei dati per diverse finalità». Per questi motivi il Garante ha vietato il pop up con il consenso incorporato disponendo che «se la società vorrà ancora utilizzare il pop up per raccogliere i dati a scopo promozionale o per altre finalità dovrà consentire e all’utente di scegliere liberamente se e quali finalità autorizzare». Telemarketing indesiderato di Wind Tre. «Wind Tre dovrà rivedere le procedure, “ereditate” da H3G in seguito alla fusione aziendale, con le quali gestisce telefonate ed sms promozionali, al fine di interrompere i contatti commerciali indesiderati. Non potrà inoltre utilizzare, per finalità di marketing, i dati personali di quanti non abbiano espresso un libero e valido consenso per tale trattamento». Questa la decisione del Garante in seguito ad accertamenti sulla compagnia telefonica iniziati nel 2016 dopo svariate segnalazioni degli utenti. L’Autorità inoltre ha avviato autonomi procedimenti sanzionatori per le violazioni già accertate delle compagnia telefonica. Via libera alle body cam sui treni. Infine nella newsletter si legge che il Garante ha dato il via libera ad una società di trasporto pubblico ferroviario per il progetto sperimentale di dotare di body cam videocamere indossabili agli addetti alla sicurezza e ai capotreno al fine di contrastare i furti e gli atti vandalici in aumento negli ultimi anni. Precisa l’Autorità per la privacy che dovranno essere adottate specifiche misure di tutela per la riservatezza delle persone riprese dipendenti e utenti . Ad esempio «le body cam non saranno sempre accese, ma potranno essere attivate dai capitreno o dagli addetti alla sicurezza solo in presenza di un pericolo concreto per le persone o le cose», oppure che «chi effettua le riprese non potrà modificarle, cancellarle né duplicarle». Infine si prescrive alla società di disciplinare le modalità di utilizzo e diffusione per la tutela dei soggetti deboli o per la ripresa di luoghi particolarmente riservati, nonché dovrà essere fornita idonea informativa ai dipendenti per l’utilizzo delle videocamere e la società si «è impegnata a rispettare il divieto di controllo a distanza dei lavoratori e a siglare un apposito accordo con le organizzazioni sindacali».