Quesiti referendari sulla giustizia presentati dai radicali: l’OUA annuncia la propria adesione

L’OUA, nella terza giornata di astensione dalle udienze, ha annunciato l’adesione ai quesiti referendari proposti dai radicali per una nuova politica su immigrazione e droghe, contro l'abuso del carcere preventivo, per riformare la magistratura introduzione della responsabilità civile dei magistrati e della separazione delle carriere rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo , per il divorzio breve, per l'abolizione dell'ergastolo.

Per Nicola Marino, presidente OUA, i quesiti referendari presentati dai radicali riprendono tante delle proposte contenute nelle mozioni approvate dal recente Congresso Nazionale Forense. Alcune delle questioni poste sono anche alla base dell’astensione di questi giorni, che continua anche oggi 10 luglio 2013 con un’adesione massiccia . Una giustizia giusta, moderna ed efficace a tutela dei cittadini. L’emergenza carcere, le leggi criminogene droghe e immigrazione , l’abuso della detenzione preventiva, il rientro nelle funzioni dei giudici fuori ruolo, la separazione delle carriere e la responsabilità civile dei magistrati, il divorzio breve e l’abolizione dell’ergastolo – precisa Marino - sono tutti aspetti importanti di un’iniziativa forte nella direzione di una modernizzazione del Paese, della macchina giudiziaria e per la riforma della giustizia, finalmente giusta ed efficace per i cittadini . Manca il dialogo con gli avvocati. Infine, il presidente OUA ha avuto modo di replicare alle dichiarazioni del Ministro Cancellieri rilasciate a radio 24, prendendo atto, con la dovuta attenzione , delle parole del Ministro sui fatti di Napoli. Inoltre, come già affermato più volte, ribadisce la disponibilità dell’Avvocatura a passare dalla protesta alla proposta, anche perché – conclude - il confronto è necessario per superare i gravi problemi del settore .