730 precompilato: si conoscono destinatari e regole d’accesso

L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento numero 25992 diffuso il 23 febbraio, ha individuato la platea dei contribuenti destinatari della dichiarazione 730 precompilata e stabilito le modalità tecniche per accedervi. Molti gli aspetti e i controlli che riguardano il professionista.

Solo i professionisti che hanno acquisito una previa delega e hanno formulato specifica richiesta online potranno ricevere i 730 precompilati. I loro accessi all’Anagrafe Tributaria verranno tracciati e saranno soggetti a verifiche a campione sull’idoneità delle misure di sicurezza adottate. Le deleghe andranno annotate su un registro ad hoc e, in caso di controlli delle medesime da parte dell’Amministrazione finanziaria, dovranno trasmettere entro 48 ore i documenti richiesti dall’Agenzia tramite PEC. Sono solo alcune delle regole fissate dalle Entrate per l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata, quelle che concernano il professionista, nel Provvedimento diffuso ieri, 23 febbraio, numero 25992. Grazie all’ok dato dal Garante per la Protezione dei dati personali, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito con il documento tempi, modi, protezione dei dati personali e misure di sicurezza che garantiranno gli accessi, definendo anche la platea dei contribuenti destinatari della nuova dichiarazione. Soggetti destinatari. I contribuenti interessati sono i dipendenti e i pensionati che lo scorso anno hanno presentato per il 2013 il modello 730 o il modello Unico persone fisiche pur avendo i requisiti per presentare il modello 730 , per i quali il sostituto d’imposta ha trasmesso senza ritardo la Certificazione Unica 2015 all’Agenzia delle Entrate. Soggetti esclusi. Sono esclusi dai destinatari coloro che non risultano in possesso dei requisiti per la presentazione del modello 730 partite IVA attive per almeno un giorno, legalmente incapaci ecc e, inoltre, coloro che, in relazione all’anno d’imposta precedente, hanno presentato dichiarazioni correttive nei termini o integrative, per le quali, al momento della elaborazione della dichiarazione 730 precompilata, è ancora in corso l’attività di liquidazione automatizzata ex articolo 36-bis, D.P.R. numero 600/1973 . Oltre al 730 precompilato, l’Agenzia fornisce al contribuente ovvero al suo delegato l’elenco dei dati presi in esame e della relativa fonte informativa. Accesso diretto del contribuente. Le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o quelle dispositive rilasciate dall’INPS consentiranno al contribuente di accedere al sistema e, dunque, verificati i dati proposti dalle Entrate, di accettare, modificare o integrare la propria dichiarazione. L’accesso è consentito anche ai contribuenti sprovvisti di sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio come chi ha perso il lavoro nel 2015 potranno versare le somme eventualmente dovute con l’F24, reso disponibile già compilato, oppure indicare il conto corrente bancario su cui ricevere l’eventuale rimborso. Resta salva la facoltà del contribuente di consultare la dichiarazione presentata e l’elenco dei soggetti delegati ai quali è stata resa disponibile, mentre, inserendo un valido indirizzo di posta elettronica il contribuente potrà ricevere eventuali comunicazioni sul proprio 730 precompilato. Accesso da parte del professionista delegato. Per accedere i professionisti abilitati nonché sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale e CAF , a cui è stata conferita la delega, dovranno effettuare specifica richiesta tramite file o tramite web hanno tempo fino al 10 novembre, al fine di consentire l’utilizzo dei dati indicati nei 730 precompilati per eventuali dichiarazioni rettificative o integrative . A tal fine, dovranno inviare il codice fiscale e il reddito complessivo del contribuente assistito esposto nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente, oltre che il numero e la data della delega ricevuta. In caso di eventuali richieste di assistenza non programmate, i professionisti abilitati forniti di delega, potranno avvalersi dell’accesso via web, richiedendo il download della singola dichiarazione, ottenendo così il 730 precompilato richiesto in tempo reale. Un codice di sicurezza captcha , digitato per acceder a quest’ultimo servizio, eviterà gli usi impropri dello stesso. Il professionista potrà sempre nominare i propri dipendenti come operatori incaricati degli accessi. Ai fini della sicurezza dei dati, gli accessi all’Anagrafe Tributaria saranno tracciati, specifici alert segnaleranno comportamenti anomali o a rischio e verranno effettuate delle verifiche periodiche, con controlli a campione, sull’idoneità delle misure di sicurezza adottate dai professionisti che, con apposita dichiarazione, dovranno impegnarsi al rispetto dei canoni della pertinenza e della non eccedenza nel trattamento dei dati. La delega per l’accesso. Le deleghe dovranno essere raccolte insieme alla copia del documento d’identità del diretto interessato, su carta o su formato elettronico, mentre i contribuenti che possiedono le credenziali per accedere al sistema informativo aziendale del sostituto potranno utilizzarle per il conferimento. La delega dovrà contenere • codice fiscale e dati anagrafici del contribuente • anno d’imposta cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata • data di conferimento della delega • indicazione che la delega si estende, oltre all’accesso alla dichiarazione 730 precompilata, anche alla consultazione dell’elenco delle informazioni attinenti a quest'ultima. Le deleghe acquisite dovranno essere numerate e annotate, giornalmente, in un apposito registro cronologico, con indicazione del numero progressivo, della data, del codice fiscale e dati anagrafici del contribuente delegante oltre che gli estremi del documento di identità del delegante. A tal fine, dovranno essere individuati uno o più responsabili per la gestione delle deleghe. L’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli anche presso le sedi dei professionisti delegati richiedendo, a campione, copia delle deleghe e dei documenti d’identità indicati nelle richieste d’accesso che dovranno essere trasmessi entro 48 ore, via PEC. In caso di irregolarità nella gestione delle deleghe si procede, tra l’altro, alla revoca di cui all’articolo 8, comma 1, lettera h, del decreto dirigenziale 31 luglio 1998 restano ferme la responsabilità civile e l’applicazione delle eventuali sanzioni penali . Ai fini della tutela della privacy, al contribuente è riconosciuta la facoltà di visualizzare l’elenco di coloro che accedono ai documenti tramite una funzionalità dedicata nella propria area autenticata oppure all’interno del cassetto fiscale. Fonte fiscopiu.it

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