È approdato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo licenziato a inizio agosto dall’esecutivo e contenente le modifiche al Codice del Terzo settore.
6 mesi in più per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo. Rendiconto di cassa al posto del bilancio per gli enti con ricavi sotto i 220mila euro. Revisione legale solo per i più grandi. Sono queste solo alcune delle novità recate dal decreto correttivo del Codice del Terzo settore, il d.lgs. numero 105/2018, pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale numero 210 e in vigore da oggi. Ecco in sintesi alcune delle principali novità. Modifiche statuti. Passa da 18 a 24 mesi il termine entro cui adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo la scadenza è ora fissata al 3 agosto 2019. Inoltre, vengono limitate le modifiche apportabili con maggioranza semplice alle disposizioni inderogabili e all’introduzione di clausole che escludono l’applicazione di nuove disposizioni derogabili. Bilanci. Gli enti non commerciali, che non applicano il regime forfettario e che non abbiano conseguito nell’anno precedente proventi in misura superiore a 220 mila euro il limite prima era a 50 mila potranno redigere, in luogo del bilancio di esercizio, il rendiconto di cassa. Revisione legale. Solo gli enti di maggiore dimensione hanno l’obbligo di sottoporsi a revisione legale dei conti. Quando la revisione è prevista con disposizione statutaria, poiché obbligatoria, tutti i componenti devono essere revisori legali iscritti nell’apposito registro. Esenzione imposta di registro. Niente imposta di registro sugli atti costitutivi e quelli connessi allo svolgimento delle attività delle organizzazioni di volontariato. Fonte fiscopiu.it
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