Erogazioni liberali alle chiese deducibili con la sola quietanza

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione numero 72/2017, afferma che la deduzione IRPEF è valida anche per le donazioni effettuate in contanti, purché sia stata rilasciata una quietanza.

Erogazioni liberali. Le erogazioni liberali “cash” a favore delle istituzioni religiose sono deducibili a fini IRPEF lo dice l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione numero 72/2017. Il documento di prassi fa seguito alla circolare numero 7/2017, con la quale le Entrate avevano ammesso la deduzione delle erogazioni liberali per la Tavola Valdese. Ora, con la risoluzione numero 72/E, tale possibilità viene estesa alle donazioni a favore di altre istituzioni religiose, qualora – ovviamente – abbiano stipulato intese con lo Stato Italiano. «Tali modalità – si legge nella risoluzione – sono previste, in particolare, per le erogazioni liberali a favore dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana nonché per quelle a favore dell’Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del settimo giorno. Si deve ritenere, inoltre, che le medesime istruzioni valgano anche in ordine alle erogazioni liberali a favore delle istituzioni religiose per le quali nelle leggi di regolazione delle intese con lo Stato italiano, è prevista la deducibilità dal reddito complessivo ai fini dell’IRPEF senza che, tuttavia, sia stato emanato alcun provvedimento in ordine alle modalità di documentazione, a fini fiscali, delle stesse, come nel caso delle erogazioni effettuate in favore dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia UCEBI e della Chiesa Evangelica Luterana in Italia». Certo, bisogna pur documentare le elargizioni in denaro pertanto, le erogazioni a favore di tali istituzioni possono essere documentate – oltre che tramite conto corrente postale, assegno, bonifico ecc. – tramite la semplice quietanza rilasciata dall’ente. Fonte www.fiscopiu.it

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