Venerdì 7 marzo è stata presentata la nuova Guida per il cittadino, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e da numerose Associazioni dei Consumatori. Scopo di questo progetto è quello di illustrare alle coppie di fatto i loro diritti e le loro possibilità di regolare alcuni aspetti concreti e fondamentali della vita in comune, tra cui la gestione della casa, il testamento ed il regime patrimoniale della coppia.
Un numero in aumento. Sempre più coppie, per scelta o per impedimento giuridico, non si sposano, ma decidono, comunque, di condividere la propria vita. Per questo motivo, sia il legislatore che i Tribunali hanno ritenuto necessario estendere anche ai conviventi alcuni diritti che, a norma di legge, erano previsti soltanto per i coniugi. Il vademecum. Venerdì mattina, è stata presentata la decima Guida per il cittadino, “La convivenza, regole e tutele della vita insieme”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori. Gli interventi legislativi, finora, sono stati sporadici. Scopo di questa Guida, quindi, è stato quello di ricordare ai conviventi la loro possibilità di regolare alcuni aspetti patrimoniali. Le differenze. Esistono, infatti, delle differenze tra una coppia sposata ed una coppia di conviventi. Vengono fornite, perciò, delle indicazioni per regolare alcuni aspetti fondamentali, tra cui l’acquisto e la gestione della casa, il mantenimento, l’istruzione ed educazione dei figli, l’assistenza del convivente malato o incapace, le disposizioni testamentarie. Gli esempi. Ad esempio, il regime patrimoniale della coppia, in assenza di previsioni normative, deve essere regolato dalla coppia con tutti gli strumenti negoziali e contrattuali a disposizione. In più, il partner non matura diritti sulla casa, se questa è di proprietà dell’altro viene, quindi, consigliato di ridefinire la proprietà, per evitare spiacevoli situazioni in caso di rottura del legame. Un altro esempio riguarda il testamento semplice possibilità per i coniugi, esigenza per i conviventi. In caso di morte del convivente, l’altro potrebbe rimanere senza tutele. Il nuovo strumento a disposizione. Vengono, infine, approfonditi nella Guida i c.d. “contratti di convivenza”, stipulabili dal 2 dicembre dello scorso anno. Con questi negozi, è ora possibile disciplinare contrattualmente diversi aspetti patrimoniali relativi alla convivenza nelle famiglie di fatto, tra cui, proprio, l’abitazione, la contribuzione alla vita domestica, il mantenimento in caso di bisogno del convivente, il contratto d’affitto, la proprietà dei beni, perfino con la possibilità di un regime di comunione o separazione dei beni. Tutto questo avviene, in attesa che il Parlamento Italiano si accorga che il mondo sta cambiando e prenda atto della necessità di una riforma completa e drastica del diritto di famiglia. I titoli cambiano, ma la famiglia è sempre la stessa.
PP_FAM_Notariato_n