La «golden share» di Cassa Forense

La situazione dei redditi dichiarati alla Cassa per l’anno 2011, l’ultimo conosciuto, è quella che viene analizzata dall’attuario interno di Cassa Forense, dott.ssa Giovanna Biancofiore, e pubblicata sulla rivista La previdenza forense ” n. 2/2013.

In particolare nelle tabelle 8 e 9 si riporta la distribuzione del reddito e del volume d’affari per regione d’appartenenza del dichiarante distinto a sua volta per genere e per status. Dicotomia tra Nord e Sud. Dalla distribuzione territoriale emerge la forte dicotomia tra Nord e Sud infatti, a fronte di un reddito medio delle Regioni del Nord pari a € 60.890,00 volume d’affari IVA € 94.510,00 corrisponde un reddito medio di circa la metà per le Regioni del Sud pari a € 31.524,00 volume d’affari IVA € 44.686,00 . Le tabelle 8 e 9, dati ufficiali di Cassa Forense dimostrano senza ombra di dubbio che il socio di maggioranza quanto a massa contributiva versata sta al Centro Nord mentre la maggioranza degli avvocati sta al Centro Sud. Ne consegue che in base all’attuale regolamento elettorale la rappresentanza è distribuita in larga maggioranza a delegati del Centro Sud. Elezioni in Cassa Forense. Sabato si sono svolte le elezioni per la nomina del Presidente di Cassa Forense per il prossimo biennio e per il rinnovo parziale di cinque componenti del CdA. Risultato maggioranza schiacciante in favore dei delegati del Centro Sud che oggi, oltre al Presidente, al probabile Vice presidente e vicario, possono contare in CdA su di una maggioranza assolutamente schiacciante perché dalla Toscana in su i rappresentanti sono soltanto tre e uno quello di Padova, eletto nel listone del Presidente. Il Consigliere di Amministrazione più preparato sul versante previdenziale che era Giulio Nevi di Latina per un solo voto è stato superato dalla Collega Titti Troianello di Napoli, espertissima in assistenza. Ne consegue che il socio di maggioranza quanto a massa contributiva è scarsamente rappresentato e comunque in sicura minoranza quando si dovranno adottare decisioni esiziali per il futuro di Cassa Forense. Una di queste sarà la predisposizione del regolamento ex art. 21 della legge 247/2012 dato che la stragrande maggioranza dei 56.000 avvocati iscritti all’Albo ma non iscritti in Cassa Forense risiede al Centro Sud. Il neo eletto presidente intende riproporre la bozza di regolamento predisposta nella precedente consiliatura proponendo di eliminare il limite anagrafico dei 35 anni per beneficiare dello sconto perchè oggi non sono più solo i giovani ad avere redditi bassi fonte Italia Oggi del 14 gennaio 2014 . Una rappresentanza da equilibrare. Siamo alle avvisaglie di una guerra non già intra o intergenerazionale ma tra socio di maggioranza quanto a massa contributiva e la molteplicità degli avvocati che risiedono prevalentemente al Centro Sud. Il malumore già serpeggia e c’è già chi auspica la costituzione, in breve termine, della Cassa Previdenziale Forense per il Centro Nord. Per evitare siffatto pericolo, che è ormai dietro l’angolo, va rivisto al più presto il regolamento elettorale non per esercitare la golden share che spetterebbe al socio di maggioranza ma per equilibrare la rappresentanza tenendo conto da un lato del montante contributivo versato e dall’altro delle numerosità degli iscritti. In questa direzione si è mossa Vicenza che si è gemellata con Lamezia Terme ma non credo che questo possa essere sufficiente allo scopo. Poiché gli Ordini del Nord cominciano a prendere atto di tale gap nella rappresentanza è bene che Cassa Forense riequilibri immediatamente la situazione prima che abbia ad esplodere.

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