Ufficialmente bocciati, dall’Ufficio Centrale per il referendum della Corte di Cassazione, i 6 quesiti sulla giustizia depositati a settembre dai radicali e sostenuti dal Pdl. Con l’ordinanza del 2 dicembre, infatti, si è affermato il mancato raggiungimento del quorum delle 500mila firme valide. Il quesito che ha ottenuto più firme è quello sulla responsabilità civile che, tuttavia, si è fermato a 421.117.
Manca il quorum. L’Ufficio del referendum della Cassazione, presieduto da Corrado Carnevale, nella mattinata del 2 dicembre 2013, ha certificato che il numero di firme valide consegnate dal comitato promotore, è sotto il quorum delle 500 mila richieste. La responsabilità civile dei magistrati era il tema più ‘sentito’. I quesiti che hanno ottenuto più firme sono quelli sulla responsabilità civile dei magistrati, ma il numero minimo delle 500mila firme, comunque, non l’hanno raggiunto. Quello con meno firme 323.888 , invece, è stato quello sull'abolizione dell'ergastolo. Altri numeri Il quesito sulla separazione delle carriere dei magistrati, punto qualificante delle riforme della giustizia proposte dal centro destra negli ultimi anni, numero 6 si è fermato a 403.377 firme quello per il rientro nelle proprie funzioni dei magistrati fuori ruolo numero 3 405.335 il referendum che mira a ridurre l'istituto della custodia cautelare numero 4 391.268. I penalisti verificheranno eventuali irregolarità. Questione chiusa? Non è detto. Infatti, i penalisti hanno già fatto sapere che verificheranno, assieme al Comitato promotore dei referendum , i motivi per cui numerosissime firme siano state ritenute non valide e se ciò sia dovuto a irregolarità formali dipendenti dall'attività di enti istituzionali . Ciò che va ribadito – ha sottolineato il leader dei penalisti, Valerio Spigarelli - è che i temi referendari non possono sfuggire all'agenda politica, soprattutto da parte di coloro, e sono tanti, all'interno e all'esterno della maggioranza governativa, che non perdono occasione per sottolineare la necessità della ‘riforma della giustizia’. Se si vuole riformare la giustizia non si può che partire proprio da queste tematiche .
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