OUA: il Governo mina la riforma forense, «altro che lobby degli avvocati»

Nicola Marino, presidente OUA, non lascia spazio ad altre interpretazioni affermando che il Ministro di Giustizia non dialoga e da mesi, assistiamo a un’aggressione al sistema giustizia e all’avvocatura la delega sulle società professionali scaduta, i nuovi parametri forensi in alto mare, la richiesta di una proroga per razionalizzare la geografia giudiziaria disattesa. Il disagio è oltre i livelli di guardia . Intanto, è stata fissata per il 13 settembre prossimo, a Roma, l’Assemblea nazionale dei delegati con la partecipazione del CNF, degli Ordini e delle Associazioni.

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura ha fatto una prima analisi sui recenti interventi sul sistema giustizia e sulla riforma forense. Geografia giudiziaria, nuovi parametri e delega scaduta sulle società professionali sono motivo di scontro. È lo stesso presidente OUA, Nicola Marino, a ricordare che l’Organismo, già a fine agosto, aveva denunciato la gravità dell’atteggiamento del Governo. Secondo Marino, infatti, l’Esecutivo ha volontariamente fatto scadere la delega contenuta nella legge forense sulle società tra professionisti, consentendo, così, che uno degli snodi strategici della nuova riforma fosse depotenziato . In questa maniera – spiega il presidente OUA - è reale la possibilità che entrino soci di capitali anche di dubbia provenienza negli studi legali . I compensi vigenti sono da fame . Il presidente Marino affronta anche la questione dei nuovi parametri dei compensi, quelli vigenti sono da fame , afferma. Tutto questo – a suo avviso – danneggia principalmente gli avvocati più esposti e più giovani. Insomma, l’OUA ritiene che il modus operandi del Governo sia un evidente ostruzionismo che mina le basi stesse di un provvedimento votato dal Parlamento e che dimostra quanto l’avvocatura sia ben lungi dall’essere una lobby . Disagio è oltre i livelli di guardia . Per l’OUA, la giustizia italiana sta andando incontro al caos, a sprechi di risorse e di strutture ingenti e a risparmi risibili. Di questa situazione, comunque, se ne parlerà sicuramente all’Assemblea nazionale dei delegati - con la partecipazione del CNF, degli Ordini e delle Associazioni - fissata per il 13 settembre prossimo, a Roma.